Spaccio di cocaina al ‘Casermone’: quattro arresti della Squadra Mobile
Questa mattina gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Frosinone hanno tratto in arresto quattro persone dopo averle sorprese mentre cedevano dosi di cocaina. Gli investigatori durante la normale attività di contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, da qualche giorno avevano notato nei pressi del Casermone dei movimenti sospetti da parte di alcuni soggetti stranieri.
Il fiuto insostituibile di Enduro
Alla luce di questi indizi, l’attività di controllo è stata ulteriormente intensificata e questa mattina, con l’ausilio del cane Enduro dell’Unità Cinofila di Nettuno, hanno colto in flagranza di reato i quattro insospettabili, trattandosi di soggetti incensurati o con qualche piccolo precedente che nulla aveva a che vedere con lo spaccio.
Nell’operazione è stato identificato anche il cliente, un italiano incensurato, che sarà segnalato come previsto dalla normativa in materia di stupefacenti. Durante il fermo i soggetti sono stati trovati in possesso di alcune dosi di cocaina, pronte per essere vendute, oltre a denaro contante ricavato dal traffico illecito.
La perquisizione e il sequestro
Dalla perquisizione domiciliare sono emerse altre 58 dosi di cocaina confezionate e pronte per la cessione, una pianta di cannabis, alcuni grammi di marijuana, altro denaro contante, tre coltelli a serramanico, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento, tutto quanto occultato in più nascondigli che non sono sfuggiti all’infallibile fiuto di Enduro.
Negli stessi locali è stato trovato anche un foglio sul quale erano annotati i nomi dei clienti con il numero di dosi ‘ordinate’, a dimostrazione del fatto che i quattro, tutti di origine latinoamericana, avevano messo in piedi una vera e propria bottega dello stupefacente.
I quattro stranieri sono stati arrestati per produzione, detenzione, spaccio di sostanza stupefacente e detenzione abusiva di armi e sono stati condotti in carcere, come disposto dalla locale Autorità Giudiziaria, mentre il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. Uno di questi è risultato soggiornare irregolarmente sul nostro territorio nazionale e nei suoi confronti saranno avviate le pratiche per la successiva espulsione.