Marangoni, un disastro sociale. Quadrini: basta interventi tampone
La situazione occupazionale della provincia di Frosinone continua a registrare pericolosi picchi verso il basso. E la notizia della procedura collettiva di licenziamento, che dal 2 aprile prossimo si prepara a colpire 48 dipendenti della Marangoni di Ferentino è un’altra ferita nel tessuto economico-produttivo-lavorativo della Ciociaria.
Anche il vicecoordinatore regionale di FI e consigliere provinciale Gianluca Quadrini, sottolinea come la crisi in atto stia assumendo un “livello di aggressività inedito”.
Scongiurare i licenziamenti
“La Marangoni di Ferentino – dice Quadrini – rappresenta una realtà occupazionale storica che va assolutamente difesa, e gli stessi dipendenti tutelati. È necessario, quindi, individuare soluzioni che scongiurino i licenziamenti, perché estromettere dal ciclo produttivo altre 48 unità in un territorio come il nostro, sarebbe un disastro sociale inaccettabile che va ad aggiungersi purtroppo ad altri. Non siamo nuovi a queste sfide e siamo pronti a fare di tutto per evitare che questo accada”.
Servono soluzioni stabili
“L’interesse della classe politica locale – continua Quadrini – è far ripartire l’economia con scelte strategiche nelle politiche industriali. Sono necessari impegni concreti per evitare i licenziamenti annunciati dall’azienda, nonché interventi strutturali rivolti alla risoluzione delle difficoltà di tutta la filiera del comparto”.
“Non è più il momento di interventi tampone, bensì di soluzioni che garantiscano il mantenimento dei già ridotti livelli occupazionali. Stop alle delocalizzazioni all’estero – conclude, ribadendo la sua vicinanza ai lavoratori e il sostegno a tutte le iniziative che si vorranno intraprendere – certezza dei contratti, rispetto delle tariffe contrattuali, fondi strutturali per il settore ed eventualmente l’ingresso di nuovi investitori: questi sono le cose”.