Moratoria per gli abusivi, protocollo d’intesa tra Acea Ato 5, Sto e Otuc

Un euro ogni tre, che versiamo con la bolletta idrica, serve a pagare l’acqua agli abusivi. Quasi un terzo, infatti, dell’importo delle fatture va a coprire i costi della risorsa idrica sottratta ogni giorno da utenze non censite.  Gli abusivi danneggiano essenzialmente gli utenti onesti e sono la prima causa dell’aumento tariffario.

L’analisi

Gli studi commissionati da Acea Ato 5 stimano in 15 milioni di metri cubi all’anno il quantitativo d’acqua sottratto dalla rete idrica da soggetti che usufruiscono del servizio senza pagare il dovuto. Vale il solito adagio: se tutti pagassero per il servizio ricevuto, tutti pagherebbero di meno. 

 

Da sinistra Angelo Terrinoni (Otuc), Garante servizio idrico Paola Perisi, Presidente AAto5 Antonio Pompeo e Presidente Acea Ato 5 Stefano Magini

L’obiettivo

Per far fronte a tale fenomeno, che incide in maniera significativa sul costo dei servizi e quindi sulla tariffa oltre a rappresentare una grave violazione del principio di uguaglianza tra tutti gli utenti, Acea Ato 5, la Sto dell’Autorità d’Ambito e l’Otuc (Organismo di tutela degli utenti e consumatori) hanno firmato un accordo finalizzato a promuovere la regolarizzazione degli abusivi.

L’emersione di chi non è in regola e il conseguente recupero dei metri cubi consumati, infatti, incide direttamente sulle bollette, poiché l’attuale metodo tariffario prevede che la tariffa idrica in vigore ogni anno sia stabilita sulla scorta dei metri cubi fatturati due anni prima.

Recuperare in fattura metri cubi – prima invece sottratti abusivamente – fa sì che si abbassino le tariffe e quindi le bollette di tutti.

È in quest’ottica di diffuso benefico per gli utenti che Gestore, Ato 5 e Otuc hanno dato vita all’intesa siglata oggi davanti al Garante regionale del servizio idrico, l’avvocato Paola Perisi, prevedendo forti agevolazioni per quanti decideranno di mettere a posto la propria posizione, sottoscrivendo un regolare contratto di fornitura con Acea Ato5, nella consapevolezza che maggiore sarà l’emersione degli abusivi, maggiore sarà il vantaggio per tutti gli utenti.

 

In particolare, l’accordo prevede che chi si regolarizzerà entro il 31 marzo 2020 non pagherà nulla di più rispetto ai costi previsti per l’attivazione di una nuova fornitura (circa 100 euro per un’utenza domestica residenziale); chi si regolarizzerà entro il 30 giugno 2020 dovrà invece corrispondere, oltre agli oneri previsti per una nuova fornitura, anche un terzo del consumo medio annuo stimato per la propria tipologia di utenza; chi, infine, si regolarizzerà entro il 31 dicembre 2020, dovrà corrispondere, in aggiunta ai costi di una nuova fornitura, anche un terzo del consumo medio annuo stimati per la tipologia di utenza per ogni annualità d’abuso fino a massimo 5 anni.

La regolarizzazione delle utenze ‘non a norma’ potrà avvenire solo qualora sussistano i presupposti tecnico-amministrativi richiesti dalla normativa di settore (regolarità urbanistica dell’immobile, attestato di imbocco in fogna).

L’intervento della Perisi

“E’ un importante traguardo raggiunto, che porterà senza dubbio grandi vantaggi per tutti gli utenti – ha detto il garante regionale -. Rappresenta altresì una conferma della efficacia dell’azione dell’organo che rappresento, in termini di assistenza e supporto nella composizione di interessi, spesso in conflitto, come nel caso delle utenze abusive. E questo grazie all’azione coordinata del Gestore, dell’Otuc e della Sto, a cui ho sempre dato un contributo fattivo e continuerò a dare”.

Le parole di Pompeo

E il presidente dell’A.Ato5, Antonio Pompeo, ha aggiunto: “Si tratta di un provvedimento che si inserisce in un perimetro di legalità, rispetto delle regole e tutela degli utenti che questo governo d’ambito ha sempre perseguito. Un’azione di equità: se tutti pagano quanto consumano, tutti pagano di meno e il servizio migliora anche nella qualità. Sottolineo infine l’efficace collaborazione con l’Otuc”.

L’analisi di Terrinoni

“Garantire che tutti coloro i quali usufruiscono del servizio idrico contribuiscono a sostenerne i costi rappresenta la via maestra per poter recuperare risorse per potenziare il bonus sociale idrico – ha detto Il presidente dell’Otuc, Angelo Terrinoni -. Lo strumento, inoltre, è importante dal punto di vista della tutela ambientale, ma nessuna seria programmazione di interventi per affrontare il tema delle perdite può essere fatta fino a quando non si avrà una fotografia del reale stato delle cose, epurando le statistiche, che vedono oggi il tasso di dispersione ad oltre il 70%, dalla sensibile quota di acqua in realtà abusivamente utilizzata (e non dispersa)”.

La soddisfazione di Magini

“Quest’accordo – ha dichiarato il presidente di Acea Ato 5, Stefano Magini – grazie anche al supporto del Garante idrico regionale, offre a tutti una grande opportunità: voltare pagina sull’abusivismo vuol dire avere tariffe più basse, perché chi, oggi, utilizza l’acqua ma non la paga, contribuisce solo ad aumentare la spesa per tutti gli altri utenti”.

Redazione

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