Imprese del Frusinate, lieve calo nelle previsioni occupazionali
Lieve calo nelle previsioni occupazionali delle imprese della provincia di Frosinone per il mese di novembre 2019 e, nel complesso, fino al mese di gennaio 2020. Lo rileva il Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro).
L’analisi
La tendenza è in linea con quella rimarcata a livello nazionale, dove il calo della domanda è pari a 5mila unità lavorative in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A pesare sulle decisioni delle imprese è la crescente incertezza del quadro internazionale caratterizzato da un calo degli investimenti e dalla decelerazione della produzione industriale a seguito del perdurare di fattori negativi quali i conflitti tariffari, la Brexit, la contrazione dell’industria manifatturiera tedesca e il cambio di passo nella crescita delle principali economie asiatiche.
I numeri
In provincia di Frosinone le imprese hanno programmato 2340 opportunità di lavoro per il mese corrente, e 7040 nel periodo novembre 2019-gennaio 2020. Le entrate saranno stabili nel 32% dei casi, contratti a termine nel 68%. Il settore dei servizi, con il 54% delle richieste, è quello che offrirà maggiori opportunità occupazionali, per lo più in aziende con meno di 50 dipendenti. Tra le figure professionali più ricercate figurano anche quelle che, secondo le aspettative, risultano più difficili da reperire: operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori (170); tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale (50); tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (60).
Nella maggior parte delle offerte di lavoro è richiesto il diploma o una qualifica professionale. La laurea è necessaria solamente nel 12% dei casi, nel 14% a livello nazionale. Ai giovani (meno di trent’anni) è riservato il 27% delle quote occupazionali. Da evidenziare la controtendenza del settore costruzioni, che ricalca la situazione a livello nazionale, segnando un incremento nelle previsioni di 470 unità lavorative (1150 fino a Gennaio 2020). A dirigenti, specialisti e tecnici è riservato il 14% delle opportunità lavorative, quota al di sotto della media nazionale (21%).