Lazio prima in Italia per crescita del numero di imprese
Sono 657.855 le imprese registrate al 31 dicembre 2018 nel Lazio, pari al 10,8% del totale delle imprese italiane. È quanto emerge dal report di Unioncamere/Infocamere pubblicato oggi. Nel 2018 le iscrizioni sono state 39.543 e le cessazioni 29.322 con un saldo positivo di 10.221 imprese. Il Lazio, in termini assoluti, è la prima regione italiana per crescita del numero delle imprese, seguita da Campania e Lombardia.
Tutte le province del Lazio registrano un valore positivo e superiore alla media nazionale (+0,52%), con Roma capofila in Italia. Nel 2018, nel dettaglio, la crescita del numero delle imprese è stata del +1,02% a Frosinone (489 imprese in più), del +0,81% a Latina (467 imprese in più), del +0,59% a Rieti (89 imprese in più), del +0,69% a Viterbo (260 imprese in più), con Roma che ha registrato un +1,81% (8.916 imprese in più), il tasso di crescita più alto tra le varie province, più del triplo rispetto alla media Italia.
Magliocchetti: economia potenziale da sviluppare
“Il dato della provincia di Frosinone + 1.02, il più alto del Lazio dopo Roma, – commenta il consigliere provinciale e comunale di Forza Italia, Danilo Magliocchetti, analizzando i dati di Unioncamere – sommato a quello di Latina +0.81 che risulta il secondo, fa capire chiaramente come nel basso Lazio, segnatamente sull’asse Frosinone-Latina, esiste ancora, nonostante le difficoltà congiunturali, una economia potenziale, ma anche reale certificata dai numeri, che andrebbe ulteriormente sviluppata e sulla quale investire con convinzione”.
Il polo logistico integrato Frosinone-Latina
Insiste, Magliocchetti, sull’assoluta necessità di “creare un centro logistico integrato Frosinone-Latina, che avrebbe enormi possibilità di sviluppo ed applicazione, sia intermodale, con le unità di carico standardizzate, che multimodale. Lo sviluppo del centro logistico integrato nelle due province, sarebbe ad alto valore aggiunto per entrambi i territori e comunque per tutto il basso Lazio, perché farebbe da supporto trasversale alle filiere produttive agrifood, farmaceutico, e automotive e i relativi indotti, tanto per citare degli esempi, tutte importanti realtà imprenditoriali, tipiche di questi territori”.