Frosinone: oltre un chilo di cocaina sotto il sedile dell’auto. Due arresti per spaccio

A Frosinone la Squadra  Mobile della Questura ha arrestato due persone con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Personale della Squadra Mobile della Questura ha fatto scattare le manette a un 26enne albanese e a un 48enne italiano, entrambi residenti nel capoluogo.

Nel corso dell’attività di polizia, finalizzata alla prevenzione ed al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, a bordo di una Volkswagen è stato fermato e controllato il cittadino extracomunitario. L’atteggiamento agitato e nervoso del giovane, un disoccupato che vive in una situazione di indigenza, ha indotto gli agenti ad effettuare controlli più accurati e nel corso della perquisizione veicolare veniva rinvenuto un dispositivo che permetteva, tramite una leva, di alzare la seduta del sedile anteriore del passeggero e di accedere ad un vano occultato all’interno del quale è stato trovato  circa 1,3 Kg di cocaina.

L’agente che stava effettuando il controllo, appoggiandosi sul sedile, ha percepito un movimento inconsueto della tappezzeria e procedendo ad una ricognizione più accurata ha scovato una piccola leva, realizzata opportunamente per permettere l’agevole apertura del vano utilizzato per l’occultamento della sostanza stupefacente, così da permettere il trasporto senza correre il rischio di essere scoperti.  Gli immediati accertamenti operati dagli investigatori hanno consentito di ricostruire i  movimenti dell’uomo, precedenti al controllo, e che hanno indirizzato i poliziotti ad effettuare una ulteriore perquisizione nell’appartamento di un camionista 48enne, residente nel capoluogo, dal quale il fermato si era allontanato poco prima.

Nella circostanza sono stati rinvenuti, all’interno di una cassaforte presente nell’abitazione, oltre 280 grammi di cocaina, mentre nel soggiorno una busta in cellophane con all’interno circa 42 grammi di marijuana e 9 grammi di hashish, oltre a quattro bilancini di precisione e altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da destinare all’attività di spaccio.  Il tutto è stato  sequestrato. L’appartamento, un anonimo locale situato nella parte alta della città, in pieno centro storico, sarebbe stato difficile da individuare come base dell’attività di spaccio. I due sono stati a per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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