Bambino annegato a Santa Severa, la tata di Alatri: “Parlavo al telefono ma non ero al bar”

Indagini senza sosta da parte della Procura della Repubblica di Civitavecchia per chiarire le cause del decesso del piccolo Francesco Magnani, il bimbo di soli due anni annegato nel mare di Santa Severa. Gli inquirenti hanno ascoltato la tata del piccolo, una donna di Alatri, la quale ha fornito la sua versione dei fatti. I genitori del piccolo, lo ricordiamo, sono originari di Frosinone ma da tempo vivono a Roma.

“Ero al telefono, ma non stavo al bar. Non mi sono mai mossa dall’ombrellone”. Sarebbe stata questa la versione che la tata del bambino avrebbe fornito agli investigatori durante il suo interrogatorio. La donna, residente ad Alatri, difesa dall’avvocato Angelo Testa, è comunque indagata insieme al bagnino dello stabilimento. Alcuni testimoni l’avrebbero accusata affermando che: “Non poteva vedere il piccolo mentre affogava in mare, perché era al bar e stava parlando al telefono”. Parole che i carabinieri stanno cercando di verificare in tutti i modi. Lei, invece, smentisce tale versione.
Intanto è stata affidata l’autopsia per chiarire le cause del decesso, ovvero se la morte del piccolo Francesco sia sopraggiunta per annegamento o per altre cause.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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