Magliocchetti: taglio ai trasferimenti, il ‘miracolo’ Frosinone
Nonostante tagli consistenti ai trasferimenti statali, il comune capoluogo è riuscito a gestire i servizi con equilibrio e responsabilità. L’analisi è quella del consigliere comunale della Lega e delegato per il Lazio al Consiglio Nazionale Anci, Danilo Magliocchetti, che snocciola cifre importanti per capire “le difficoltà che incontra il Comune di Frosinone nell’amministrare le risorse finanziarie disponibili e quanto sia stata negli anni, virtuosa ed efficace, da parte dell’Amministrazione Ottaviani, la gestione delle stesse”.
L’analisi in cifre
“Se si confrontano i dati del 2020 con quelli del 2021, relativi ai suddetti trasferimenti dallo Stato Centrale al Comune Capoluogo, – evidenzia Magliocchetti – si rileva che nel 2021 il totale generale delle attribuzioni è pari a 8.280.669,19 euro, mentre nel 2020 i trasferimenti complessivi per il Comune di Frosinone sono stati pari a 10.654.500,82 euro. Quindi una differenza in negativo di ben 2.373.831 euro. Quasi 2 milioni e mezzo di euro in meno, rispetto allo scorso anno, per Frosinone di trasferimenti ordinari, ovviamente senza considerare quelli legati all’emergenza Covid, il cosiddetto ‘fondone’ che ha una gestione specifica, da parte dello stato centrale, per tutti i comuni. È di tutta evidenza, quindi, che in un quadro di risanamento decennale del debito, cui è notoriamente soggetto il comune capoluogo, una contrazione di risorse così significativa nell’arco di un anno, risulta oggettivamente, particolarmente difficile da gestire, anche nell’ottica di continuare ad assicurare i servizi a domanda individuale. Circostanza che l’Amministrazione ha comunque gestito con equilibrio e responsabilità”.
“Per questi motivi – conclude Magliocchetti – l’Anci sta conducendo, da diverso tempo ormai, una vera e propria battaglia, presso il Governo centrale, per le opportune tutele di tutti quei Comuni, ovviamente non solo quello di Frosinone, che si trovano, loro malgrado, in una situazione di riequilibrio finanziario. Il problema dunque non riguarda solo Frosinone, ma purtroppo tanti altri Comuni, anche della nostra Provincia”.
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