Anagni: cala il sipario sulla rassegna ‘Tra Inferno e Paradiso’

Si chiude questa sera il ciclo di conferenze della rassegna ‘Tra Inferno e Paradiso’, curata da Michele Citro, alle ore 21 presso le absidi della Cattedrale con  ‘Le tre faville c’hanno i cori accesi. Superbia, invidia e cupidigia e gli altri vizi capitali nella Divina Commedia’.

L’evento si svolgerà con la presentazione del libro ‘Le tre faville c’hanno i cori accesi’ alla presenza dell’autore Michele Antonio Averardo, della professoressa Pina Basile, Presidente del Comitato salernitano della Società Dante Alighieri ed autrice de ‘La Divina Commedia in dialetto calabrese’, e Mariano Ciarletta, dottorando del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno. Durante la presentazione un attore reciterà i canti della Divina Commedia relativi proprio ai sette peccati capitali collegando dunque direttamente il testo originario e la sua interpretazione alle riflessioni contenute nel libro di Averardo.

“Durante le conferenze di “Tra Inferno e Paradiso” – dichiara l’assessore alla Cultura, Carlo Marino – sono state affrontate tematiche importanti legate al vasto universo dantesco e l’incontro dedicato ai sette vizi capitali di questa sera contribuirà certamente allo sviluppo delle riflessioni circa la Divina Commedia e la sua forte modernità. Sono certo del fatto che gli ospiti di questa serata sapranno accompagnare il pubblico in questo nuovo viaggio nella poetica e nell’idea dantesca. Ad ‘Inferno e Paradiso’ quale rassegna d’arte completa, che comprende una mostra di pittura e scultura contemporanea inaugurata il 21 agosto scorso e che andrà avanti fino al prossimo 2 settembre, e il ciclo di conferenze nelle quali si è parlato di ‘Dante e i new media’, ‘La Divina Commedia in 100 borghi’ e ‘Cinema, teatro e letteratura’, l’Amministrazione Comunale ha creduto in modo particolare poiché rappresentativa di una concezione artistico-culturale ‘totalizzante’ ed in grado di toccare tematiche generali di forte interesse. Quest’anno la nostra idea era quella di fare di Anagni una ‘città dantesca’ e, convinto del fatto che ci si stia riuscendo, ‘Tra Inferno e Paradiso’ ha contribuito in modo determinante a ciò”.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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