Il Consiglio di Frosinone approva Dup e bilancio

Nella seduta di ieri pomeriggio il consiglio comunale di Frosinone ha approvato il Documento Unico di Programmazione e il bilancio di previsione 2021-2023.

Il Documento Unico di Programmazione è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e costituisce il presupposto fondamentale e imprescindibile per l’approvazione del bilancio di previsione 2021-2023 – ha dichiarato l’assessore al bilancio e alle finanze, Riccardo Mastrangeli  – Quest’ultimo è interessato dalle recenti restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria le quali, in considerazione dell’impatto imposto dal Governo centrale, hanno avuto una importante influenza nei conti degli enti locali e quindi anche del Comune di Frosinone. Il tutto, in un ente, come il nostro, già in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (derivante da debiti pregressi non onorati da parte delle precedenti amministrazioni, ammontanti a circa 50 milioni di euro) che ha imposto una forte contrazione della spesa corrente (-10% sulle prestazioni di beni e servizi e -25% sulla parte di trasferimenti a carico dell’ente), senza contare le criticità dovute ai minori trasferimenti disposti dallo Stato (circa 7 milioni di euro). In questo contesto, va sottolineato il fatto che la stessa Consulta ha stigmatizzato l’intervento del legislatore in materia contabile, mettendo l’accento, piuttosto, sulla necessità di contribuire finanziariamente agli equilibri degli enti che avessero scelto il piano di riequilibrio in alternativa al dissesto”.

“L’Amministrazione, inoltre, sta prevedendo regole precise nei confronti dei dirigenti che non dovessero rispettare nell’anno 2021 i tempi medi di pagamento, quale obiettivo strategico dell’ente, sanzionando coloro che non dovessero rispettare i tempi previsti per la liquidazione delle fatture ovvero sospendere quelle in attesa di controllo sulla qualità e quantità di servizi, beni o lavori effettuati in conformità ai contratti. Il bilancio 2021 – ha proseguito Mastrangeli –  si presenta particolarmente critico anche a fronte dell’incertezza degli incassi e della riduzione delle entrate che il legislatore, ad oggi, non ha ancora saputo correttamente evidenziare o sottostimare.  L’obiettivo dell’amministrazione Ottaviani, tuttavia, resta quello del mantenimento dei livelli qualitativi e quantitativi dei servizi fondamentali gestiti dall’ente, con particolare riferimento ai servizi sociali”.

“Primi in Italia ad adottare il rent to buy per una sede istituzionale”

“Pur nell’impossibilità di accendere mutui, così come previsto dal piano di risanamento – ha dichiarato l’assessore – l’amministrazione è stata la prima in Italia ad adottare il rent to buy per una sede istituzionale e, in particolare, per il palazzo comunale, che sarà a breve allocato nella prestigiosa sede di Palazzo Munari, ex Banca d’Italia”.

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Il palazzo dell’ex Banca d’Italia

“Per quanto riguarda le opere pubbliche, in considerazione delle risorse trasferite per il programma delle periferie e delle altre risorse dedicate agli interventi di pianificazione e riqualificazione promossi dall’amministrazione Ottaviani, i cronoprogrammi procedono secondo le direttive stabilite dagli organi vigilanti, nonostante la crisi epidemiologica ancora in atto. In materia di personale, nella fase finale della procedura di ripianamento del debito, dopo otto anni di azioni efficaci e puntuali, si stanno liberando nuove risorse che consentono la ripresa delle assunzioni, soprattutto all’interno degli uffici tecnici e amministrativi”.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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