Sora, Ruspandini affonda Massimiliano Bruni

Una lunga lettera che apparentemente suona come una critica al sindaco di Sora per aver ritirato le deleghe all’assessore Bruni. La realtà, invece, è diversa.

La missiva porta la firma, tra gli altri, del senatore Massimo Ruspandini, che piaccia o non piaccia, di strategie politiche se ne intende. I toni, in maniera pubblica, il massimo esponente del partito di Giorgia Meloni in Ciociaria li alza solamente contro gli avversari degli altri schieramenti politici. I panni sporchi, invece, li lava in famiglia.

Il primo avvertimento a Bruni era arrivato allorquando il politico sorano aveva tentato di organizzare un convegno a Frosinone, con ospite d’onore l’europarlamentare Nicola Procaccini. In quell’occasione il gruppo dirigente che fa capo al senatore fece in modo che l’appuntamento saltasse, lasciando intendere che le invasioni di campo non erano consentite. Per salvare capra e cavoli ufficialmente fu detto che l’onorevole pontino era stato cooptato per impegni superiori. E ora la sberla politica finale a chi, come l’ex assessore della giunta De Donatis, ha pensato di scatenare una guerra politica, anche in maniera mediatica, senza l’avallo di Massimo Ruspandini.

Il testo della lettera

“Abbiamo appreso dagli organi di stampa – evidenziano Massimo Ruspandini, Paolo Pulciani, Massimiliano Contucci e Simona Castagna, nella lettera inviata al sindaco – della sua decisione di rivedere l’organigramma che amministra la nostra Città. Abbiamo appreso, altresì, che tale decisione riguarda in maniera diretta il Partito Fratelli d’Italia al quale viene tolta la possibilità di portare a termine i tanti progetti avviati negli anni precedenti. Il riferimento è ovviamente alla sua decisione di non rinnovare la delega alle Opere Pubbliche precedentemente affidata, di comune accordo, al Consigliere Massimiliano Bruni”.

“Conformemente ai principi di chiarezza e di coerenza che contraddistingue il nostro Partito e che, da sempre, abbiamo utilizzato nei rapporti con Lei e con la coalizione che sostengono la Sua azione amministrativa, con la presente intendiamo esprimere la nostra posizione rispetto a quello che, gran parte degli osservatori politici e della cittadinanza, ha ormai interpretato come un rischioso tentativo aprire una crisi amministrativa al buio (?). Pur senza entrare nei particolari relativi ai tempi e ai modi in cui tale decisione è stata maturata e comunicata ai diretti interessati, è però evidente che gli accadimenti impongono alcune preliminari e doverose riflessioni.

“Prendiamo atto che questa decisione non è figlia di un rapporto deteriorato con il Partito di  provenienza con il quale, come Lei stesso riconosce, non ha mai avuto elementi di scontro. Proprio per tale ragione, sarebbe stato lecito aspettarsi che, una così importante scelta, fosse stata “figlia‘ di una condivisone e di un confronto. Avremmo potuto ascoltare le Sue istanze, condividerne gli elementi di analisi, avanzare proposte. Apprendiamo invece che tale dibattito è stato celebrato con altri membri della maggioranza (e non), ad accezione che con gli appartenenti al nostro Gruppo”.

“Per onore di chiarezza, Le chiediamo: è stata una svista occasionale o un preciso segnale alla Città di Sora per definire dove e con chi, d’ora in avanti, verranno prese le decisioni? Non Le sarà certo sfuggito che in questi giorni, a seguito delle Sue dichiarazioni, i termini più largamente utilizzati da tutti i media per descrivere questa Sua unilaterale decisione sono stati: “terremoto”, “crisi”, e tutti i loro sinonimi. Come è evidente, un diverso modo di agire non sarebbe stato soltanto un aspetto formale e di galateo istituzionale, bensì un aspetto di sostanza. Il terremoto porta distruzione, le crisi portano separazione. Questo è quello che viene percepito dalla comunità locale ingenerando sentimenti di incerte di instabilità e paura per l’immediato futuro. Ci piace pensare, e siamo convinti, che tali conseguenze siano state solo indesiderati effetti collaterali di un involontario errore di metodo e non, come tutti dicono, l’esplicita volontà del Capitano di abbandonare la nave nella tempesta della crisi mondiale, dando poi la colpa del naufragio ad altri. In un momento come quello che sta attraversando la nostra Città, tutti si aspettavano segnali di massima ed assoluta coesione, comunità di intenti e di forza, per poter creare un fronte compatto contro la crisi economica, sociale e sanitaria che stiamo vivendo. È lecito aspettarsi che sia proprio il Sindaco a promuovere tutte le azioni finalizzate allo scopo, favorendo la massima inclusione di tutti”.

“Egregio Signor Sindaco, visto che il modo in cui Lei ha gestito questa circostanza è stato da tutti definito un “terremoto politico”, un atto di “crisi”, Le chiediamo: è così sicuro che sia questo il modo di ricompattare la Città? Oppure nutre esclusivamente la speranza che tutte le altre forze politiche, di maggioranza ed opposizione, per senso di responsabilità, facciano scudo anche in assenza di un esempio da parte dei vertici istituzionali e di un punto di riferimento da emulare e su cui contare? Come vede, gli aspetti che prendiamo in esame sono esclusivamente di carattere amministrativo, e ogni nostra considerazione, o presa di posizione, avrà come unico scopo l’interesse della Città di Sora. Non è nostro intento, in questa sede, considerare screzi e attriti personali. La nostra comunità, ora più che mai, non ha bisogno di personalismi, di ripicche, di egoismi, ma di comunione d’intenti, di sforzi comuni e collaborazione”.

“Premesso tutto quanto sopra, intendiamo ancora una volta, essere chiari e  trasparenti su alcuni pochi e semplici punti che riteniamo fermi: 1. Il nostro Partito, a Sora come altrove, è unito e coeso. Si muove, e si muoverà in  futuro, in maniera univoca e compatta, anche attraverso l’azione sincronizzata dei  Consiglieri Comunali di riferimento. 2. Abbiamo programmi da portare a termine, ed altri da creare nell’immediato per  fronteggiare la crisi in atto. E nostro intento attuare tali programmi avendo come  esclusivo interesse il vantaggio della nostra comunità, nazionale e locale. 3. In attuazione del precedente punto, a vantaggio, appunto, di chiarezza e trasparenza,  La informiamo che il nostro Partito non intende partecipare al mercato delle vacche per assegnazione di deleghe, assessorati o qualsiasi altra posizione offerta in contropartita. Intendiamo garantire il nostro sostegno ed il nostro apporto con l’esclusivo intento di perseguire i traguardi che la nostra Città merita e che i nostri concittadini si aspettano, soprattutto nel delicato momento di crisi che viviamo. Per tutti gli aspetti amministrativi che esuleranno dagli accordi programmatici, daremo come sempre il nostro contributo di idee e di opinioni, riservandoci ovviamente di valutarli di volta in volta, mantenendo sempre come obiettivo principale il bene della città. In linea con il nostro consueto modus operandi, speriamo di aver dato, anche questa volta, un costruttivo contributo in termini di chiarezza e trasparenza ed un esempio di buona politica”. 

Gianluca Trento

Giornalista dei quotidiani online "LaProvinciaQuotidiano.it" e "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News". In passato è stato anche Direttore Editoriale de "La Provincia", Direttore Responsabile del quotidiano "Ciociaria Oggi", Condirettore de "Il quotidiano della Ciociaria", giornalista di "Paese Sera", del settimanale "L’Inchiesta" e del quotidiano online "Il Corriere della Provincia".

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