Droga tra i giovani, fenomeno in aumento. Boni e Geralico (FdI): recuperare strutture e puntare sullo sport

Un fenomeno in costante crescita nel nostro Paese, è quello legato al consumo di droga tra i giovani. In modo particolare, negli ultimi tempi, si parla di fiumi di cocaina che stanno invadendo l’Europa. L’Italia è al primo posto. A livello mondiale il nostro paese è secondo soltanto a Stati Uniti e Canada Questo è il quadro, estremamente preoccupante, che emerge del rapporto 2018 del Global Drug Survey, una delle più importanti Compagnie di studi e di ricerca nel settore della droga e dell’alcol, con sede a Londra”.

Altro quadro allarmante che viene evidenziato da questi studi, riferiscono i dirigenti di FDI David Boni e Simona Geralico che si stanno occupando di questa tematica, è quello relativo all’età dei giovani in questione.

L’analisi

Parliamo soprattutto di minorenni, non di rado al di sotto dei 14 anni, in piena adolescenza, periodo in cui i ragazzi tendono ad assumere atteggiamenti trasgressivi o di ribellione, per dimostrare di essere grandi e per sottrarsi agli obblighi e ai divieti imposti dagli adulti. Il fattore della giovanissima età, favorisce enormemente la dipendenza. Al di sotto dei 14-15 anni infatti, alcol e droga, contrariamente a quanto avviene negli adulti, non vengono smaltiti in fretta, ma restano in circolo per alcuni giorni. Tutto ciò aumenta il rischio di assuefazione”

E’ interessante rilevare come, a differenza di quanto avveniva in passato, non ci sia distinzione né di sesso, né di stato sociale. Il denominatore comune semmai è un altro: un tessuto sociale estremamente disgregato, fatto di famiglie che non vedono o non vogliono vedere, di un sistema scolastico che non può o non vuole intervenire, di assenza assoluta di valori, hobby e passioni, dallo sport,alla politica, alla vita civile… Tutto questo si riscontra anche a livello locale”.

Il focus

Dal 2018 infatti le prestazioni di trattamento fornite dal SerD della ASL di Frosinone nella sfera delle sostanze stupefacenti, sono aumentate moltissimo. Si sono attestate quasi a quota 185 mila, contro le 180.098 mila dell’anno  precedente, per un totale di 160 mila farmaci somministrati, con una media di 438 al giorno. Si parla non solo di droga, ma anche di altri 2 fenomeni che creano assuefazione: l’alcolismo e il gioco d’azzardo. In pratica i nostri giovani non sono più in grado di divertirsi o di vivere, senza ricorrere a sostanze o stimoli che alterano le loro emozioni e modificano le loro personalità, spesso irrimediabilmente”.

L’invito

“Ci siamo interrogati a lungo su come intervenire sul nostro territorio, formulando proposte concrete ed efficaci per far fronte ad un disagio giovanile costante, che troppo spesso sfocia nel ricorso alle sostanze stupefacenti. L’alternativa più interessante, a nostro avviso, è senza ombra di dubbio l’utilizzo dello sport in tutte le sue forme, come mezzo di aggregazione e di integrazione sociale. Lo sport rappresenta infatti un elemento fondamentale sul piano emotivo e sociale, un ambiente dinamico-ludico adatto ad intensificare la coscienza di se”.

La proposta

“Lo sport fornisce ai giovani uno scopo, li aiuta ad uscire dall’isolamento e a socializzare. Le attività caratterizzate da regole concorrono inoltre a migliorare la capacità di interagire con gli altri. Da qui la nostra idea di recuperare una delle tante strutture sportive in disuso presenti nella nostra città ( ce ne sono molte), che una volta bonificata ( attraverso l’utilizzo di fondi o finanziamenti regionali stanziati per lo sport), potrebbe essere utilizzata per dar vita ad un campus, un ambiente ludico finalizzato appunto alla inclusione, sotto la guida di tutor opportunamente formati, in cui non si determinino condizioni agonistiche o di competitività, avendo come scopo ultimo, la creazione di un luogo destinato al benessere psico-fisico dei nostri giovani”.

Redazione

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