Cassino: tentato omicidio nei confronti di un 26enne. Arrestata banda rom
In un primo episodio avevano lanciato mattoni e bottiglie sull’auto nella quale viaggiava la loro ‘vittima’, un 26enne di Cassino, F.D.M., rimasto ferito e con la macchina danneggiata. Poi, sempre lo stesso giorno, avevano tentato di entrare in casa sua, con l’intento di aggredirlo ma non ci erano riusciti per via del portone d’ingresso che ha resistito ai loro urti.
Un mese dopo, nel giugno dello scorso anno, mentre il ragazzo era in auto con la propria fidanzata, il gruppo di giovani aveva accerchiato il veicolo colpendolo con bottiglie e pietre e arrivando ad esplodere un colpo di pistola calibro 6.35, che colpiva la parte anteriore dell’auto.
Il contesto e i precedenti
Dopo diverse operazioni che hanno smantellato alcune piazze di spaccio della città martire, nuovi gruppi criminali sono emersi per tentare la loro conquista; fra questi figura la famiglia rom De Silva/Di Silvio, operante prevalentemente tra le piazze dei quartieri Malfa-case rosse e San Bartolomeo.
Nonostante i duri colpi inflitti alla predetta famiglia con l’operazione “12° Round” tra il 2018 e il 2019, i cui componenti sono riusciti poi sempre a riorganizzarsi imponendosi sul mercato al dettaglio dello spaccio di droga e tentato sistematicamente di eliminare la concorrenza.
In particolare, in riferimento alla piazza di spaccio di San Bartolomeo, è emerso che sul finire della primavera e l’inizio dell’estate 2019, nuovi pusher avevano violato le regole imposte dalla famiglia De Silva/Di Silvio, spacciando in zone e orari non consentiti.
I ‘trasgressori’ di tali regole venivano immediatamente puniti dai componenti della famiglia De Silva/Di Silvio e in tale contesto si verificarono gli agguati posti in essere nei confronti di F.D.M., 26enne pusher solitario residente nel quartiere San Bartolomeo.
L’operazione di oggi
Questa mattina, alle prime ore dell’alba, i carabinieri della Compagnia di Cassino hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e a due obblighi di firma e dimora, emesse dal Tribunale di Cassino, su richiesta della locale procura, nei confronti di altrettanti soggetti di etnia rom resisi responsabili a vario titolo di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco, lesioni personali, danneggiamento aggravato e tentata violazione di domicilio nei confronti di un ventiseienne del luogo, per motivi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.