Impianto rifiuti a Patrica, Maura e Furtivo presentano una mozione per dire no
Una mozione consiliare per l’opposizione da parte dell’ Amministrazione provinciale di Frosinone al rilascio delle autorizzazioni per un impianto di smaltimento rifiuti nel comune di Patrica, ricompreso nel SIN Bacino del fiume Sacco. L’hanno inviata i consiglieri di FdI Daniele Maura e Stefania Furtivo, al presidente Pompeo.
L’intervento
“Alcuni mesi fa il sindaco di Patrica Lucio Fiordaliso, esponente fino ad allora del PD, ha lasciato il partito per divergenze sulla realizzazione di nuovi impianti che trattano rifiuti a Patrica. Lo stesso ha dichiarato: ‘sull’argomento ha ricevuto vicinanza e condivisione da parte di tanti amici, amministratori e militanti, ma altresì ho percepito silenzi, distacco e disinteresse da molti dirigenti che oggi rappresentano il Partito Democratico, a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il paradosso di queste vicende è che dalla Regione Lazio sono pervenute note avverse a miei provvedimenti senza alcuna motivazione e che hanno danneggiato fortemente la mia azione politico-amministrativa. Sulla vicenda, poco chiara e con tante ombre, l’intervento politico è stato inesistente e ha condizionato non poco la mia scelta di oggi. La maggiore delusione è rivolta a Zingaretti, il quale da Presidente della Regione dovrebbe far sue le problematiche di questi suoi territori’.
“Lo sfogo del sindaco , a cui hanno fatto eco le denunce di tanti amministratori dei comuni dei Lepini – argomentano Furtivo e Maura – nasce da una serie di documentazioni presentate in regione per la realizzazione di un sito di trattamento dei rifiuti nel già compromesso territorio che ricade nel comune di Patrica ma che si trova a poche centinaia di metri dalle prime abitazioni del comune di Supino. Altri comuni interessati direttamente sono: Ceccano, Ferentino e Morolo, Sgurgola, nonché Frosinone”.
“Considerato che il progetto, consegnato presso gli Uffici della Regione Lazio, ha avuto, negli ultimi giorni, proprio da parte dell’amministrazione di via Cristoforo Colombo, una decisa accelerata con lo snellimento della procedura e la convocazione, per giugno, di una conferenza interna per esprimere un Parere Unico, il Sindaco di Patrica è di nuovo intervenuto per ribadire contrarietà al nuovo mostro dichiarando: ‘Per la prima volta la Regione Lazio ha deciso di cambiare la procedura autorizzativa, scegliendo un’impostazione più snella e sbrigativa e questo la dice lunga sulla sensibilità e l’attenzione chiesta a gran voce in questi anni dal sottoscritto. E’ paradossale quanto la burocrazia sia imposta verso i cittadini e le Pubbliche Amministrazioni, mentre sugli impianti di rifiuti si procede alla velocità della luce, nonostante il Coronavirus. Ma quello che impressiona, sono le caratteristiche di rifiuti che questo impianto potrà accogliere: rifiuti che provocano lesione agli occhi, tossicità ,rifiuti che causano il cancro e quindi cancerogeni, corrosivi e poi acidi, scorie, ceneri, solventi e fanghi provenienti da discariche. La nostra Amministrazione Comunale ha deliberato in Consiglio Comunale la dichiarazione di “Area ad elevato rischio di crisi ambientale”.
la presa di posizione
“Non si comprendendo – aggiungono Maura e Furtivo – le motivazione che hanno indotto l’amministrazione regionale ad adottare una decisa accelerata nello snellimento della procedura di autorizzazione dell’impianto anche attraverso la convocazione, per giugno, di una conferenza interna per esprimere un Parere Unico. Questa procedura, infatti, impedirà la convocazione della Conferenza dei Servizi, che è stata annullata per il Covid e, soprattutto, proverà ad ostacolare ogni iniziativa contraria dei comuni colpiti dalla costruzione del nuovo ecomostro. Con la nostra mozione – concludono – il consiglio provinciale di Frosinone dovrà esprime la propria volontà a tutela del territorio e dei cittadini di opporsi alla costruzione dell’impiao. Chiediamo altresì che in ogni occasione e soprattutto sulla tipologia di impianti che trattano rifiuti, la Provincia disponga pareri e presenza fisica nella Conferenza dei servizi”.
