Vittigli (FdI), Frusinate in crisi: bisogna ripartire anche in deroga alle norme nazionali
“La crisi sanitaria, grazie al lavoro delle istituzioni e di tutto il popolo italiano, perde incidenza giorno dopo giorno facendo spazio, però, a una crisi economica e sociale senza precedenti dal dopoguerra ad oggi. Credo che tutte le istituzioni preposte, nazionali, regionali, provinciali e comunali debbano avere il coraggio di affrontare a muso duro questa crisi economica che sta prendendo le sembianze di una vera e propria tragedia”. Lo evidenzia Giuseppe Vittigli, portavoce di Fdi Frosinone.
L’intervento
“È giunto il momento di derogare le norme nazionali in base alle effettive situazioni territoriali, è impensabile ed ingiusto applicare le stesse norme protettive e restrittive di Regioni “devastate” dal virus come la Lombardia a Regioni come il Lazio. Frosinone e la sua meravigliosa provincia è arrivata all’appuntamento COVID19 con una grave situazione economica e di lavoro già, ahimé, consolidata e le attività produttive e commerciali del territorio non possono sopportare altri giorni di chiusura”.
Il rischio
“Ogni giorno che passa senza rialzare le saracinesche condanna un’attività a non rialzarla mai più. Riaprire i negozi di ogni genere, riaprire bar, ristoranti e pizzerie non è più una scelta, ma un vero e proprio obbligo; nel massimo rispetto delle tutele sanitarie e della sicurezza sul lavoro è giunto il momento che tutto riapra e che l’economia riparta. Una collettività vive di lavoro, vive di produzione e commercio, una collettività non può sopravvivere di assistenzialismo (che spesso è tardivo e in alcuni casi assente). Non dimentichiamo che l’unica soluzione per ridurre alla totale impotenza il virus è la presenza di un vaccino, ma i tempi per la messa in circolo di un vaccino sono sconosciuti e comunque lunghi. Aspettare il vaccino vuol dire aspettare troppo tempo e a quel punto non si conteranno più i morti a causa del virus, ma i suicidi!!”.