Magliocchetti: Ospedale ‘Spaziani’ punto di riferimento territoriale. Indispensabile Dea di II livello
L’intervento
“Ben vengano tutti gli interventi modulari, certamente temporanei, ritenuti strategici nell’ospedale, previsti dalla Direzione della ASL per fronteggiare, con maggiore efficacia, l’eventuale diffondersi del virus dal punto di vista della specializzazione delle cure. Ma è indiscutibile, che una volta terminata questa tempesta sanitaria, andrà ripensata la posizione dell’ospedale del Capoluogo, dal punto di vista del riconoscimento del DEA di II livello. Questo dramma sanitario lo ha dimostrato inequivocabilmente e logisticamente. Non si può, né si deve, centralizzare tutto su Roma, è indispensabile che ogni territorio, conformemente alle previsioni legge in ordine ad accessi al pronto soccorso ed utenza, abbia una propria struttura di eccellenza e di riferimento.
L’invito
“Già così lo Spaziani, con Emodinamica, l’Unità di Trattamento Neurovascolare (UTN), l’istituzione della Radiologia Interventistica e la Neurochirurgia, offre, potenzialmente, prestazioni di rango superiore. Bisognerà quindi intervenire, una volta passata la tempesta, con le ulteriori specializzazioni per ottenere il giusto riconoscimento di DEA superiore. E’ una evidente anomalia che oggi nel Lazio ci siano 5 strutture DEA di II livello, tutte a Roma, segnatamente Pol. Univ. Umberto I, Pol. Univ. A. Gemelli, Bambino Gesu’, San Giovanni Addolorata, San Camillo-Forlanini, e nessuna nelle altre province. Latina, infatti, ha avuto il giusto riconoscimento, ma paradossalmente deve ancora essere attivato. Il Dea superiore, dal punto di vista di riferimento territoriale, dell’utenza potenziale e della eccellenza delle cure, lo meritano entrambe, Frosinone e Latina”.