Deroga agli spostamenti tra comuni per continuare a coltivare orti e pulire terreni. La richiesta di FI

Il Gruppo di Forza Italia in Provincia di Frosinone ha scritto al presidente della Regione Nicola Zingaretti, e all’Assessore Agricoltura Enrica Onorati,  per richiedere la deroga relativa agli spostamenti tra comuni per continuare a coltivare orti e pulire terreni, oltre che raccogliere frutti.

L’intervento

“L’epidemia di Covid-19 e le misure di contenimento messe in campo dal governo Conte hanno modificato nel profondo la vita di tutti gli italiani, si può uscire di casa solo per comprovati motivi di lavoro, per esigenze mediche o situazioni di necessità, ma anche per gli agricoltori l’emergenza coronavirus ha modificato il modo di vivere e lavorare, e sono rimasti, però, nel dimenticatoio normativo”. Evidenziano Gianluca Quadrini e Gioacchino Ferdinandi

“Noi Consiglieri Provinciali di Frosinone, siamo qui a presentarle formale richiesta di valutazione di eventuale deroga ai D.P.C.M. Nazionali per tutti quegli agricoltori ed hobbisti che devono raggiungere il proprio appezzamento di terreno su territori contigui ed attigui dove sono ubicate le loro coltivazioni senza dover commettere violazioni delle disposizioni che vietano il transito intercomunale delle persone”.

L’analisi

“Secondo un sondaggio lanciato da AgroNotizie su Facebook circa la metà degli agricoltori (il 52%) ha ammesso che il virus ha avuto un impatto sul proprio lavoro, mentre il 48% non ha riscontrato grosse differenze. A giocare a favore degli agricoltori c’è il naturale isolamento in cui vivono e lavorano, oltre al fatto che il governo ha dichiarato come prioritario il proseguimento dei lavori nella filiera agroalimentare. Sperano in un rapido rientro della situazione tutti quegli agricoltori che con l’arrivo di aprile inizieranno le semine. Il governo ha assicurato la continuità dei lavori in tutta la filiera agroalimentare, ma si teme che a causa delle restrizioni, anche nella spedizione di merci oltre confine, l’approvvigionamento di sementi e input comeagrofarmaci e concimi possa risentirne”.

Tanti i settori interessati

“E’ evidente che la mancata semina oggi, provocherà gravi ripercussioni nella produzione di generi alimentari in quanto i semi sono la base di qualsiasi filiera alimentare. Lo scenario che si sta prefigurando oggi, non seminando, potrebbe diventare ben presto serio, perché se non seminiamo oggi ci ritroveremo a ottobre senza le derrate agricole, con il risultato di mettere in ginocchio non solo il made in Italy ma anche il nostro approvvigionamento di materie prime. A soffrire di più sono gli hobbisti, costretti a casa nonostante i lavori da effettuare nei propri appezzamenti. Molti olivicoltori ad esempio si sono avventurati fuori casa, nonostante i divieti, per effettuare le potature degli alberi. E tanti altri sono entrati nei propri orti per arare il proprio terreno e piantare le prime piante”.

“Anche gli apicoltori sono in apprensione, come anche chi possiede del bestiame, pur non essendo titolare di una azienda agricola e per quest’utlimi vale il buon senso e la comprensione delle forze dell’ordine che dovrebbero evitare di fermare chi si reca dai propri animali per prendersene cura”.

“Nel caso di hobbisti infatti non vale la giustificazione lavorativa per uscire di casa, ma in certi casi si può rivendicare la situazione di necessità, come per chi deve prendersi cura degli animali. In questo momento di paura gli agricoltori non si sono persi d’animo e oltre a proseguire i lavori in campo si sono messi a disposizione anche per supportare le amministrazioni comunali nella sanificazione di strade e luoghi pubblici come in provincia di Trapani e Foggia, i loro trattori e gli atomizzatori sono diventati strumenti per pulire marciapiedi e pubbliche vie dando un contributo importantissimo per diminuire i rischi di contagio”.

“Tale disposizione regionale in deroga è stata già predisposta ed applicata in Sardegna dal Governatore Solinas proprio per andare incontro alle esigenze degli agricoltori e degli hobbisti e che comunque fanno parte anche loro del nostro vivere comune come cittadini”.

L’appello

“Siamo sicuri che sarete sensibili alla tematica sollevata dagli scriventi e certi che valuterete la proposta in maniera seria e speriamo fattibile e nell’ottica della collaborazione istituzionale tra figure politiche trasversalmente opposte ma, per entrambe le quali, la salute, il benessere e l’economia dei nostri amministrati deve essere al primo posto, ringraziamo anticipatamente e siamo a disposizione per eventuali altre soluzioni da poter prendere in maniera bipartisan.

Redazione

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