Anbi Lazio, strategie e obiettivi: faccia a faccia con Gargano. Con lui Andrea Renna

Il Direttore dell’Anbi nazionale, Massimo Gargano è persona pragmatica. Esperienza da vendere prima nell’organizzazione agricola più rappresentativa d’italia a livello agricolo a Roma, nel Lazio e a livello nazionale. Ora in Anbi: 4 lettere per dire Associazione Nazionale Bonifica Italiana. Ai più una sigla che era per lo più sconosciuta e che, al contrario, negli ultimi anni, non solo ha conquistato la ribalta ma è anche concreto riferimento per cittadini , imprenditori agricoli e rappresentanti delle istituzioni.

Lo incontriamo nella parte bassa di Frosinone. Un pit stop concordato, promesso e garantito davanti ad un succo di frutta.  Siamo immediatamente a nostro agio. Non solo perché troviamo con lui Andrea Renna, amico vero. Riferimento da decenni di un modo di far comunicazione, che purtroppo oggi è un po’ in disuso, e di  organizzazioni storiche. Ma anche apprezzato dirigente di organizzazione Disponibilità, serietà, professionalità e correttezza. Per restare in una ipotetica regola del 4 questa la caratterizzazione di Renna nella veste di comunicatore, alter ego di gente del calibro di Luigi Annunziata e soprattutto di un certo Francesco Scalia che manca tanto, tantissimo in un territorio che politicamente sembra essersi assopito. Oggi Renna è direttore dei consorzi romani e da quattro mesi (una costante questo numero) di Anbi Lazio.

L’intervista

Gargano, a dire il vero, ci mette subito del suo per farci sentire a nostro agio. Abito blu, cravatta ottimamente intonata, pacato e misurato. Si vede subito che sa comunicare e guarda negli occhi mai per terra.

Direttore, piove da giorni e lo fa da circa un mese. Bisogna essere preoccupati? 

Negli anni recenti – fa notare Gargano- sono state fatte scelte importanti per migliorare la situazione idrogeologica del Paese e, nonostante indubbi disagi seppur localizzati, il sistema ha sostanzialmente retto alla violenta ondata di maltempo su numerose regioni d’Italia compreso il Lazio e Ciociaria – esordisce Gargano. Dobbiamo continuare. Il Lazio merita un discorso a parte. Mi permetta. Oggi si presenta con un volto nuovo. Ha un nuovo direttore dei consorzi di bonifica, Andrea Renna, appunto. Piglio e determinazione , programmazione, concertazione e sinergia. Da giugno scorso Anbi nel Lazio sta facendo soprattutto questo. Soprattutto ritrovare equilibrio i concertazione con i riferimenti istituzionali, di associazione e con i media”.

La sollecitazione

Occasione ghiotta per noi. Gargano si consegna. Ci ascolta ed allora affondiamo i primi colpi.

Senta, non crede che i cassetti dei Consorzi di bonifica debbano riempirsi di progetti celermente realizzabili che, seppur non risolutivi di un deficit strutturale, contribuirebbero in maniera importante a contrastare le conseguenze di cambiamenti climatici, che vedono anche il Lazio come il resto del Paese particolarmente esposto?

Gargano ci guarda e diretto prosegue: “Avete colto una delle prime mission che stiamo dando. Una delle altre, per esempio, riguarda l’acqua come risorsa da non sprecare ma anche da saper trattenere per i momenti di difficoltà. È un patrimonio progettuale che dobbiamo mettere a disposizione delle Autorità competenti per il necessario finanziamento; la gestione delle acque deve essere al centro degli investimenti del Paese insieme al contrasto del rischio idrogeologico per il rispetto dell’ambiente e quindi di noi stessi”.

Anbi Lazio ha attivato corsi, realizzato incontri, pianificato iniziative. Sta ridando l’orgoglio di appartenenza per gli oltre 450 dipendenti che rappresentano oggi 10 strutture consortili. La legge regionale ne ha disposto l’accorpamento. Ne resteranno 4 . Il territorio delle province di Rieti e Viterbo (Etruria Meridionale e Sabina) e l’area di Roma con quella della maremma etrusca (Litorale Nord) andranno al rinnovo degli organi il prossimo 9 febbraio 2020. Per le altre due strutture , quella pontina e quella ciociara ci vorrà ancora un po’ di tempo. Sono stati sostituiti i commissari: Sonia Ricci a Latina e Stefania Ruffo in provincia di Frosinone. Due donne esperte e determinate. La marcia è cambiata e si vede. La Regione è attenta, vicina. Pungola dando risposte alle attese. Sollecita se necessario. Giusto così”.

“Infatti – chiosa Renna dopo uno scambio di sguardi con Gargano che riassumono intesa e rispetto. La sinergia con l’Ente Regione deve essere alla base del percorso di riorganizzazione. Con i colleghi direttori delle altre strutture del Lazio, che ringrazio, abbiamo pianificato una serie di azioni per prendere ad esempio grazie alla struttura nazionale di Anbi percorsi virtuosi e vincenti. Facendo squadra davvero si potranno cogliere i risultati attesi. Non è retorica. Si tratta di strategia. Oggi il clima è cambiato, occorre un patto per il suolo per salvaguardare la sicurezza di cittadini e strutture garantendo irrigazione per un made Lazio sempre più di qualità. Un binomio che negli anni passati era più semplice da attuare. Una missione non facile ma esistono i presupposti per farlo”. Fin qui Renna che è uomo schivo, non ama la ribalta. E’ uomo del fare. Una cultura troppo in disuso e non solo nel Lazio.

Le ultime considerazioni le affidiamo a una riflessione prima che i nostri interlocutori proseguano gli incontri nella provincia di Frosinone così come faranno nelle prossime settimane anche nelle altre province del Lazio.

Giorni fa abbiamo visto un cartello: “Grazie al lavoro del Consorzio di Bonifica”. Sta cambiando davvero la musica?

Gargano non ci pensa neppure un attimo “Guardi troppo spesso i consorzi vengono criticati. Altrettanto spesso a volte anche ingiustamente. Se si fermano le idrovore vanno a bagno zone come Fiumicino, compreso l’aeroporto, Ostia, molte zone della provincia di Latina con rischi anche per la vita umana. Indubbiamente come in ogni settore si può  e si deve fare di più . I cartelli con grazie devono divenire una costante per la professionalità, la dedizione, l’attenzione e la costante salvaguardia che i nostri operai garantiscono non solo durante i vari allerta meteo ma durante tutto l’anno. In questo percorso Anbi nazionale c’è e ci sarà con Anbi Lazio per continuare a dare risposte anche in questa direzione. I grazie devono restare nei cuori e nelle menti di consorziati e rappresentanti delle istituzioni se poi appaiono va anche bene e fa piacere”.

Alla prossima direttore, pardon direttori. “Quando volete. Abbiamo bisogno di raccontare ciò che si fa nel Lazio e in Italia per la salvaguardia idrogeologica, Ambientale, la prevenzione e la sicurezza. Un’altra qudripletta che appuntiamo con piacere. Il significato di questo numero è associato alla Madre Terra. Coincidenza di non poco conto…”.

Redazione

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