Mentana ricorda le simpatie Leghiste di Don Donato. Ed è scontro tra FdI e Pd
Sta sollevando un’ondata di polemiche l’omelia del parroco di Sora contro gli immigrati. C’è chi lo accusa e chi lo difende.
L’affondo del direttore del Tg La7
In un post sul suo profilo Instagram Enrico Mentana, ha ricordato le simpatie leghiste di don Donato Piacentini, riportando un post datato 7 luglio 2018. Il sacerdote (fa notare il direttore di Tg La7) scrive sulla pagina facebook Lega-Salvini premier, chiedendo un “contatto diretto” con leader del Carroccio. “Esprimo tutta la mia solidarietà al suo operato – si legge – e con me ce ne sono migliaia che lo seguono. Mai mollare!”
La provocazione di Maurizio Tivinio
“Quanta ipocrisia, quanta falsità esiste sulla faccia della terrà tutti scandalizzati perché un sacerdote, don Donato Piacentini della diocesi di Sora, durante l’omelia per la festa di San Rocco, ha detto che bisogna aiutare i poveri italiani e che la maggior parte dei migranti che vengono in Italia non scappano dalle guerre. Mi rivolgo alle persone che urlano allo scandalo alla vergogna – evidenzia Maurizio Tivinio, membro del direttivo provinciale di FdI – andate nel vostro Comune e presentate la domanda per adottare a vostre spese un immigrato”.
Le critiche di Marco Tallini
“Un prete, ci vuol coraggio a definirlo così, durante un’omelia si scaglia contro i migranti diffondendo bugie e odio da un altare. Potremmo fermarci qui, invece no: allo schifo si aggiungono le persone – e ci vuol coraggio a chiamarle così – con i loro versi di giubilo animalesco inneggianti alla presunta verità”. È quanto evidenzia l’esponente dei Giovani democratici
“La verità è che nessuna disuguaglianza autorizza ad usare disuguaglianze e discriminazioni verso altre persone, quello italiano non è il popolo eletto. La verità è che siamo sempre più chiusi, piccoli, gretti ed ignoranti: la crisi non è solo economica, la crisi è sociale e culturale, rappresenta un problema che abbraccia più generazioni ed è per questo che bisogna rivolgersi ai giovani con urgenza e bisogna dare armi e strumenti alla scuola per affrontare questa deriva con tutte le risorse a sua disposizione, per vincere insieme una battaglia umana e culturale cruciale”.
