Il Pd riparte dai territori e l’iniziativa di Pompeo parte da Cassino
La politica come strumento per dare prospettive a un territorio. Il partito come grande contenitore che funga da sintesi e catalizzatore dei i diversi obiettivi di chi quel territorio lo amministra e lo vive ogni giorno, con le sue criticità, i suoi spazi e le sue esigenze.
È in quest’ottica di ripartenza, ricostruzione e condivisione che il presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, lancia l’iniziativa ‘Ripartiamo da qui – Il futuro si costruisce nei territori’.
I presenti
Il primo appuntamento è in programma per martedì 16 luglio 2019, alle ore 18.00, nella Sala Restagno del Comune di Cassino. Insieme al presidente Pompeo, interverranno il sindaco di Cassino, Enzo Salera; il senatore Claudio Moscardelli, componente della Direzione Nazionale del Pd; l’onorevole Lorenzo Guerini, presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) e il capogruppo in Senato del Pd, Andrea Marucci.
L’intervento del presidente
“Vogliamo ripartire dai territori e dai loro amministratori, – sottolinea Antonio Pompeo – dove la politica è necessaria per programmare il futuro dei cittadini. Le recenti elezioni comunali in provincia di Frosinone hanno dimostrato che la buona politica inizia proprio da una gestione ragionata, credibile e consapevole dei comuni, grandi o piccoli che siano: da Aquino a Veroli, da Cassino a Paliano, da Isola del Liri a Ceprano, da San Donato Valcomino a Coreno Ausonio e molti altri.
L’obiettivo
“Il Partito Democratico e il centrosinistra possono tornare ad essere il punto di riferimento di questo territorio se realmente mettono al centro dell’azione politica l’interesse per i territori, per coloro che li amministrano e per quelli che li vivono. Proprio la città di Cassino – conclude il presidente della Provincia, presentando il primo appuntamento dell’iniziativa – ne è segnale incontrovertibile con la vittoria di Enzo Salera in un comune storicamente di centrodestra. Il Pd deve cambiare marcia e per farlo deve guardare ai territori e ai loro amministratori. Soltanto così può tornare ad essere quel partito aperto e inclusivo di cui si sente un reale e impellente bisogno”.