A Sora torna la processione notturna del tamburo
Come ogni anno, il venerdì di Pasqua, nella città volsca si svolge la tradizionale processione notturna del tamburo, organizzata dalla Confraternita dell’Immacolata, con appuntamento alle 3 a Santa Restituta.
Il prossimo 19 aprile, dunque, è in programma l’antico rito penitenziale della processione del tamburo, una struggente meditazione della Passione del Signore attraverso le strade della città di Sora. Da sempre organizzata dalla Confraternita dell’Immacolata Concezione, questa pia pratica, guidata da don Mario Santoro, ha origini molto antiche.
Il priore Milano: un rito di origini antichissime
“Non si conosce perfettamente il periodo storico in cui tale consuetudine ha avuto inizio – afferma il priore della stessa Confraternita, Luigi Milano – ma è documentata già nel XVII secolo. È da collocare nell’ambito delle processioni penitenziali che si svolgono nel periodo di Quaresima e in particolare durante la Settimana Santa. Non a caso viene ripetutamente cantato in latino il Salmo 50, detto anche Miserére”.
“La processione è dunque accompagnata dal suono inquietante di un tamburo e dal rumore delle ‘taratrappole’ strumenti realizzati con una tavoletta di legno alla quale, su entrambi i lati sono fissati con delle cerniere, due archetti che scuotendoli producono questo suono cupo che rompe il silenzio della notte”.
Le tappe della processione
Si parte, come da antica tradizione, alle tre di notte dalla Chiesa di Santa Restituta e, seguendo una nuda croce di legno, ci si dirige alla Chiesa della Madonna di Costantinopoli, soffermandosi prima davanti al monumento del Cardinale Cesare Baronio in piazza Palestro, alla cappellina della Madonna di Lourdes al viale della Stazione e alla chiesetta di San Giuliano.
Successivamente si fa sosta presso le chiese di San Silvestro, San Giovanni Battista, San Bartolomeo, Santo Spirito per l’omaggio alla Vergine Addolorata e alla chiesa cattedrale.
Poi la processione riprende il suo cammino per portarsi a compiere quella che forse è la tappa più suggestiva, quella presso il cimitero. Da qui il corteo fa ritorno alla Chiesa di Santa Restituta dopo essersi brevemente soffermato presso la Croce posta al bivio di via Roma e via Marsicana.
Durante le soste vengono letti brani che ricordano la Passione del Signore anche se non si tratta di una via Crucis, ma della meditazione del processo fatto a Gesù dopo la sua cattura nell’orto degli ulivi, proprio in questa notte.