Sin Valle del Sacco, una firma da 53milioni di euro

Valle del Sacco, entra finalmente nel vivo la bonifica. Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa hanno siglato, questa mattina in prefettura a Frosinone, il protocollo per la messa in sicurezza del Sito di Interesse Nazionale. Si tratta di interventi largamente attesi e che sono stati definiti “un passo fondamentale nella più vasta operazione di recupero di un’area che negli anni ha subito danni ambientali di rilievo”. Con la firma di tale accordo si entra finalmente nel vivo della bonifica e del recupero, “allineandosi in questo modo agli obiettivi della Giunta regionale”, è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa, “per intraprendere una nuova politica ambientale, per uno sviluppo sostenibile, a garanzia del rispetto della salute e della tutela dei cittadini”.

Il saluto del prefetto

“Si tratta della fase prodromica – ha fatto notare il prefetto Ignazio Portelli – che permetterà di sbloccare i finanziamenti e le opere per il sin del Sacco. Un ringraziamento – ha evidenziato – va ai sindaci che in questi anni si sono battuti per risolvere in maniera concreta tale criticità”.

L’intervento di Zingaretti

“E’ un protocollo che può segnare un passaggio fondamentale. La Valle Sacco – ha affermato il governatore del Lazio – è il terzo sito più inquinato d’Italia, ma oggi siamo al punto storico dell’accordo di programma, che ci auguriamo aiuterà a superare tutte le impasse amministrative che hanno fermato gli interventi e che rende parte attiva i Comuni”.  Un ringraziamento lo ha riservato a Mauro Buschini, ex assessore regionale all’Ambiente e attuale capogruppo del Pd alla Pisana, relativamente all’accordo sulla qualità dell’aria, che ha avuto il suo coronamento nella sottoscrizione al Ministero.  “In quattro anni – ha aggiunto Zingaretti – spenderemo 53milioni di euro per una fetta di territorio davvero martoriata. Puntiamo anche – ha argomentato – alla riconversione dell’inceneritore di Colleferro, che sarà trasformato in un impianto finalizzato al riciclo del materiale. L’obiettivo – ha concluso – è quello di trasformare la Valle del Sacco da problema a opportunità per quelle aziende che credono nella sostenibilità”.

Le parole del ministro

L’accordo è innovativo, è condiviso ed è qualcosa di concreto di estremamente solido. Il cittadino – ha sottolineato – si è stancato di alchimie politiche e vuole le risposte. Non è retorica la mia: per me le cose si devono fare. Sono convinto che alla fine di questi 4 anni, ma già tra 6 mesi,  vedremo i primi risultati. Tutte le istituzioni – ha proseguito – si sono messe intorno al tavolo per costruire questo accordo di programma che già simbolicamente è un gesto molto forte e concretamente l’abbiamo innovato, contingentando i tempi, dando per ogni step un qualcosa da fare. Abbiamo, infatti, costituito un comitato di verifica, individuando alcuni percorsi nuovi, come il monitoraggio complessivo di tutte le acque o la situazione epidemiologica. Noi crediamo – ha concluso – che possa andar bene così e, di conseguenza, lo estenderemo ad altre aree geografiche”.

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Cosa prevede il piano

La Regione Lazio, Ente beneficiario delle risorse, sarà responsabile del controllo e del monitoraggio per la realizzazione degli interventi e potrà ricorrere sia alla forma della gestione diretta sia all’affidamento di prestazioni di servizio e di lavori all’esterno, incluse le proprie società in house nel rispetto delle disposizioni comunitarie e nazionali in materia (tra queste Lazio Ambiente o Arpa Lazio per esempio).

I principali temi dell’Accordo di Programma saranno la messa in sicurezza e bonifica del Sito di Interesse Nazionale Bacino del Fiume Sacco mediante una serie di interventi di immediata attuazione: messa in sicurezza e caratterizzazione di aree pubbliche o private individuate all’interno del perimetro del Sito di interesse nazionale (ovvero l’area che è stata oggetto di perimetrazione poiché inquinata); monitoraggio delle acque per uso potabile, domestico e per uso agricolo per tutte le porzioni di territorio dei vari Comuni interessati che si trovano nel perimetro oggetto dell’intervento.

Inoltre, oggetto dell’Accordo, è anche l’avvio in tempi certi e brevi degli interventi relativi alla bonifica del suolo, sottosuolo ed acque sotterranee nell’area del Sito di Bonifica di Interesse Nazionale “Bacino del Fiume Sacco” e, nello specifico, degli interventi di natura pubblica presentati e richiesti dalle Amministrazioni Comunali interessate. Infine nell’Accordo è prevista l’istituzione di un Comitato tecnico composto da un rappresentante del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che svolge anche le funzioni di presidente, nonché di tre rappresentanti, rispettivamente, della Regione Lazio, di Ispra e di Arpa Lazio per assicurare massima trasparenza e partecipazione.

Come saranno distribuite le risorse

I fondi disponibili ammontano ad oltre 53 milioni: 16,3 milioni a valere sulle risorse programmate nel Piano Operativo “Ambiente” – sottopiano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque”; 10 milioni a valere sulle risorse di cui all’art. 1, comma 476, della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità 2016); 16,3 milioni del Patto per il Lazio di cui alla Delibera CIPE n. 56/2016; 11 milioni a valere sulle risorse dell’ex contabilità speciale dell’Ufficio commissariale.

Gianluca Trento

Giornalista dei quotidiani online "LaProvinciaQuotidiano.it" e "TuNews24.it" e del settimanale cartaceo "Tu News". In passato è stato anche Direttore Editoriale de "La Provincia", Direttore Responsabile del quotidiano "Ciociaria Oggi", Condirettore de "Il quotidiano della Ciociaria", giornalista di "Paese Sera", del settimanale "L’Inchiesta" e del quotidiano online "Il Corriere della Provincia".

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