Ciacciarelli: la sanità del Lazio resterà commissariata
“Le dichiarazioni del Ministro della Salute circa l’assenza dei presupposti per l’uscita dal Commissariamento sanitario nel Lazio sono una prova ulteriore che i proclami del Presidente Zingaretti circa l’imminente uscita dal Commissariamento sanitario non sono, al momento, attendibili”.
E’ quanto dichiara il Consigliere Regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli, Presidente della V Commissione Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo della Regione Lazio.
La denuncia del consigliere regionale
“E’ da tempo che mi batto per evidenziare le situazioni di grave carenza dell’offerta sanitaria sui territori, in particolar modo sulla Provincia di Frosinone, dove al problema ormai cronico del sovraffollamento dei pronto soccorso, legato inevitabilmente alla carenza dei posti nei reparti ed alla carenza del personale sanitario, medico e paramedico, si aggiungono le interminabili liste di attesa per esami e visite diagnostiche che vedono gli utenti costretti a ricorre con sempre maggiore frequenza alle cure private, o al ricorso ai cosiddetti viaggi della speranza fuori regione”.
Le criticità
“Gli unici dati certi, aimè, sono quelli relativi alla mobilità passiva ed alle criticità vissute quotidianamente dai cittadini laziali. ll Lazio è in testa tra le Regioni Italiane per il più alto indice di pazienti in cerca di cure fuori Regione con il 13,9% secondo il rapporto della Fondazione Gimbe sulla mobilità sanitaria interregionale nel 2017, mentre è terzo, in termini di mobilità passiva, seguito da Calabria e Campania. Voglio ricordare, inoltre, che il Lazio si è aggiudicato la maglia nera nazionale per l’impoverimento dei cittadini a causa delle spese sanitarie, dove il 2,7 % delle famiglie risultano impoverite, secondo quando riportato dal nuovo Rapporto Crea Sanità, superando la Calabria e la Campania. Bisogna puntare al riequilibrio dell’offerta sanitaria sui territori, nell’interesse esclusivo dei cittadini”.
