Ambulatorio vaccini a Isola del Liri: è ancora caos

Organico insufficiente, tempi di attesa infiniti, criticità logistiche sulla sicurezza statica del fabbricato e sulle inadeguate misure antincendio. Senza contare la disorganizzazione per quanto riguarda date e orari degli appuntamenti, basata su una calendarizzazione che starebbe generando parecchia confusione tra le famiglie del comprensorio. Che riscontrerebbero problemi anche nel contattare il centro, dal momento che telefonicamente risulta impossibile. Ad eccezione del martedì, giorno in cui, però, non si effettuano le vaccinazioni.

Tutto questo si verifica, così come denuncia il presidente della XV Comunità montana ‘Valle del Liri’ di Arce e consigliere provinciale, Gianluca Quadrini, presso l’ambulatorio vaccinale situato all’interno dello stabile ex Inam di Isola del Liri.

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Il presidente della XV Comunità montana Gianluca Quadrini

La denuncia di Quadrini

“Tante mamme – sottolinea il consigliere provinciale e presidente montano – lamentano da tempo di essere in difficoltà per vaccinare i propri figli nella struttura della Asl di Isola del Liri, sottolineando di trovarsi di fronte spesso lo stesso copione. Una sala non certo piena ma quando si chiede un appuntamento i posti mancano. Perché? Il personale, poi, a ranghi ridotti e le informazioni contraddittorie e confuse fanno il resto. Una situazione che si prolunga da troppo e questo non si può più tollerare. Questo lo ripetiamo, è un Servizio vaccinale dove gravitano quasi 5000 utenti che vanno da zero a 14 anni, dopo la riorganizzazione che ha previsto l’accorpamento ad Isola del Liri anche dei comuni di Monte San Giovanni Campano, Arpino ed Arce”.

Gli interrogativi alla Asl di Frosinone

“In quali condizioni versa la nostra Asl? – si chiede Quadrini – Se una struttura adibita a svolgere un servizio sanitario tra i più delicati non funziona come dovrebbe, visto che è stata spogliata di tutto, mezzi e personale, creando disagi all’utenza, o viene potenziata o sarebbe meglio chiuderla definitivamente e trasferire gli ambulatori in altra sede più idonea. Oppure è bene che funzioni male solo per far credere che il servizio c’è?  Parliamo di esigenze di famiglie giovani che devono affrontare la situazione delicata dei vaccini. La vaccinazione è un atto di protezione per se stessi ma è anche un atto di solidarietà verso il prossimo”.

Le richieste agli enti competenti

Quello che Quadrini chiede è l’interessamento, da parte degli organi competenti inclusa la Asl di Frosinone, affinché prendano in carico questa situazione e la risolvano quanto prima “perché vaccinare – dice – oltre ad essere un dovere è anche un diritto. In tal modo infatti, c’è il rischio che un bambino resti scoperto tra una dose di vaccino e l’altra, visto il prolungarsi degli appuntamenti. I genitori vorrebbero garantire la salute dei propri figli, ma non possono farlo perché il centro vaccinazione cittadino non funziona. Questo è grave. Senza dimenticare che nel momento in cui i bambini dovranno essere pronti per accedere alla scuola verrà richiesto loro il libretto vaccinale che dovrà essere completo secondo la normativa vigente, pena l’esclusione dalla stessa scuola”.

Redazione

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