Lavoro e meno tasse. La Regione approva la manovra

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, con 26 voti a favore e 22 contrari, la legge di Stabilità regionale 2019 e, con 27 voti a favore e 23 contrari, il Bilancio di previsione 2019-2021.

“Abbiamo approvato un bilancio per essere più vicini alle persone e alle loro condizioni di vita e che interviene sugli aspetti strategici della Regione. Tra i tanti provvedimenti penso alla coesione sociale con l’aumento dei contributi ai Comuni per le rette degli asili nido, che passano dai 10,5 mln euro del 2019 ai 12,5 del 2021 per arrivare ai 15 mln a fine legislatura”.  Così il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, dopo l’approvazione.

 

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I progetti in campo

“Penso allo sport con i 3 milioni di euro per realizzare dei playground all’interno di parchi, piazze e aree pubbliche – prosegue il presidente della Regione Lazio -. Penso ai giovani con l’acquisto di nuove attrezzature per le scuole con uno stanziamento di 1,5 milioni. Penso allo sviluppo con il rilancio delle reti d’impresa e la riqualificazione dei mercati rionali con i primi 9 milioni  dei 30 milioni previsti dal programma di governo. Penso alla raccolta differenziata con 8 milioni di euro per la tariffa puntuale che si uniscono alle risorse previste per nuovi investimenti pari a 25 milioni  nel triennio. Penso all’ambiente con i 5 milioni per le piste ciclabili e i 30 per la riqualificazione della costa laziale e i 10 milioni  per il Tevere. Penso alla giustizia sociale con la conferma delle esenzioni e delle agevolazioni Irpef per oltre 2,7 milioni di cittadini laziali. Infine, penso alla competitività del sistema produttivo con la riduzione, attesa da anni, dell’Irap per oltre 12mila aziende del territorio con forte vocazione all’export”.

Le principali misure

Aumenta da 324mln a 344mln per il 2019 il Fondo taglia tasse che, oltre a confermare le esenzioni e le riduzioni dell’addizionale Irpef del 2018, prevede 20mln in più a beneficio dell’abbassamento dell’Irap dello 0,92% per quelle imprese regionali che hanno una maggiore propensione all’export. Sono 12mila imprese che operano in settori produttivi fondamentali per l’economia del Lazio, dall’estrazione mineraria all’industria lattiero-casearia, agroalimentare e di altri prodotti alimentari, alla produzione di bevande, la tessitura e l’abbigliamento fino alla ceramica e alla fabbricazione di apparecchiature di cablaggio.  Nel corso del dibattito in Aula sono state accolte le proposte emendative che consentono di allargare la platea delle imprese interessate dallo sgravio includendo anche le imprese femminili di nuova istituzione, le imprese della ristorazione e del commercio al dettaglio nei 175 Comuni montani del Lazio, l’industria alimentare e della fabbricazione di materiali in metallo e gli esercizi cinematografici. Al fine di assicurare la salvaguardia degli equilibri complessivi, si è attenuata l’intensità dello sgravio fiscale per il solo settore farmaceutico dallo 0,92% allo 0,62%. Si tratta di un settore per il quale è, in ogni caso, necessario dare un sostegno alla crescita e allo sviluppo. Ci si rivolge, in questa fase, alle imprese che vendono all’estero perché sono quelle che costituiscono l’anima dell’apparato industriale capace in questi anni di sostenere il confronto con la concorrenza internazionale rinnovando strategie e processi.

Confermate esenzioni e riduzioni Irpef

Il Bilancio 2019-2021 conferma le esenzioni (2,3 milioni di contribuenti) e le riduzioni dell’addizionale regionale (500mila contribuenti) con un criterio di progressività per i soggetti con reddito imponibile superiore a 35mila euro e fino a 75mila euro. In particolare, l’esclusione dalla maggiorazione riguarda i soggetti con reddito imponibile fino a 35 mila euro, i nuclei familiari numerosi (con tre o più figli a carico) e quelli con uno o più figli portatori di handicap, gli ultrasettantenni portatori di handicap appartenenti a nuclei familiari con un reddito non superiore a 50 mila euro.

La rimodulazione progressiva, in chiave riduttiva, del prelievo Irpef per i soggetti con reddito superiore a 35 mila euro ricalca quella dell’anno fiscale 2018:

  • per i redditi compresi tra 15.000 euro e 28.000 euro, il prelievo aggiuntivo si conferma ridotto dall’1,6% all’1% (da 3,33% complessivo al 2,73%);
  • per i redditi compresi tra 28.000 euro e 55.000 euro, il prelievo aggiuntivo si conferma ridotto dall’1,6% all’1,2% (da 3,33% al 2,93%);
  • per i redditi compresi tra 55.000 euro e 75.000 euro, il prelievo aggiuntivo si conferma ridotto dall’1,6% all’1,5% (da 3,33% portando al 3,23%);
  • per i redditi oltre 75.000 euro, il prelievo aggiuntivo è di 1,6% (3,33%)

Norme per favorire l’interscambio del personale sanitario

Nell’ambito delle competenze relative alla sanità, si intende favorire l’interscambio di risorse umane tra il personale della Direzione regionale sanità e il personale delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale. Un’attività integrata tra competenze senza aumento dei costi nell’ottica dell’efficienza. Si intende così dare l’input a un percorso virtuoso finalizzato al conseguimento di livelli di alta professionalizzazione nel sistema di governo della salute pubblica, potenziando la qualità dei servizi offerti dalle singole Aziende Sanitarie e dalla Regione Lazio. Ciò anche in considerazione dei diversi contratti collettivi vigenti. La norma entrerà in vigore entro 120 giorni.

Misure per gli enti, per la tutela della cultura e delle pari opportunità

  • Agevolazioni per i comuni in dissesto finanziario. Per tutti i Comuni del Lazio in dissesto finanziario sono previste delle agevolazioni della compartecipazione agli investimenti in conto capitale, finanziati con risorse regionali, già previste per i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti (legge regionale 17/2016, art. 3, comma 153). Nessuna compartecipazione per finanziamenti fino a euro 450mila euro.
  • Valorizzazione dei beni culturali. Si prevede lo stanziamento di contributi in favore dei piccoli comuni per gli interventi di valorizzazione del proprio patrimonio culturale mediante l’istituzione di un apposito fondo di 2mln di euro nel triennio.
  • Concessione gratuita dei beni culturali regionali. E’ prevista la concessione a titolo gratuito per 50 anni dei beni culturali regionali, dimore e ville storiche allo Stato, agli enti locali, agli enti ecclesiastici e al Terzo Settore. Saranno inoltre attivate, d’intesa con il Mibac, forme speciali di partenariato con enti e organismi pubblici e con soggetti privati, come previsto dal Codice dei contratti pubblici.
  • Segnali importanti anche a favore delle Pari Opportunità. Oltre ai fondi statali di 2,2 milioni di euro, il bilancio approvato finanzia le associazioni a difesa delle donne e riserva una quota a garanzia dell’assistenza gratuita legale alle donne vittime di violenza.

Più risorse ai parchi regionali

A partire dal 1° gennaio 2019, le sanzioni derivanti da violazioni accertate dal personale di sorveglianza dei Parchi regionali (guardiaparco) resteranno a disposizione dei medesimi Parchi e dei loro bilanci. Si tratta di un ulteriore sostegno finanziario per gli Enti parco che avranno a disposizione risorse in più da poter utilizzare per la tutela e per la valorizzazione del patrimonio naturale regionale.

Redazione

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