ElEZIONI – Infrastrutture, sanità, energia e disoccupazione giovanile: Grippo traccia la rotta per il Frusinate

Valentina Grippo, consigliera regionale del Lazio, portavoce nazionale e membro fondatore di Azione-il partito di Carlo Calenda-, corre per un seggio alla Camera dei Deputati nel collegio di Frosinone, alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. È candidata per la lista Azione-Italia Viva guidata da Calenda. Le abbiamo chiesto di presentarsi ai cittadini e di parlarci delle sue proposte per rilanciare il nostro territorio.

“Vi parlo un po’ di me. Sono madre di tre figli, mi sono laureata in Giurisprudenza per poi specializzarmi come borsista Fulbright negli USA. A 29 anni sono diventata la più giovane dirigente donna del terziario, ho lavorato per anni nel settore, ho gestito reti internazionali e sono stata componente di commissioni europee sull’innovazione. Sono anche giornalista e docente.  La politica, per me, è arrivata relativamente tardi. Tuttavia, forse anche per la mia formazione scout e una lunga attività nel volontariato, sono sempre stata convinta che ognuno di noi debba dedicare una parte del proprio tempo alla sua comunità. Da qualche anno, mi sono dunque posta al servizio dei cittadini nelle istituzioni, cercando sempre di mettere al centro la semplificazione e la risoluzione dei problemi della vita delle persone. Prima come assessora municipale, poi come consigliera di Roma Capitale con il ruolo di presidente della commissione turismo. Negli ultimi quattro anni come consigliera regionale del Lazio ho fatto approvare la Legge sul diritto allo studio, la Legge quadro sulla disabilità e la Legge sullo sport. Oggi mi candido per rappresentare questo territorio in Parlamento, con l’obiettivo di dare risposte concrete sulle priorità ed i dossier più strategici per il suo sviluppo. Porto con me la mia preparazione giuridica e professionale, ma soprattutto, maturata in tanti anni di impegno al servizio dei cittadini del Lazio, per la buona amministrazione e la lotta per la legalità”

Quali sono, a tuo avviso, le questioni più urgenti che interessano il territorio di Frosinone?

“Negli ultimi cinque anni, ho avuto modo di studiare e di toccare con mano sia le criticità, che le opportunità di sviluppo che interessano la provincia di Frosinone. Si tratta di un’area difficile, che ha particolarmente bisogno di sostegno e di interventi di carattere nazionale, specialmente di investimenti a progetti per lo sviluppo economico e sociale. I lavoratori qui percepiscono un redditomedio pari a 1264 euro al mese, un dato medio inferiore a quello di molte altre province del Paese, che richiede un serio programma di investimenti per generare crescita e sviluppo, e che testimonia di un elevato grado di depressione socio-economica. Parlando con tanti cittadini, mi sono resa conto che particolarmente critica è la situazione delle infrastrutture. L’Italia è collegata in verticale e non in orizzontale: per questo la direttrice Sora-Ceprano-Fondi, il corridoio Tirreno-Adriatico, è un’opera assolutamente da realizzare sia per la mobilità dei cittadini sia per gli scambi commerciali. Aprirebbe nuove occasioni di crescita. Inoltre, le tratta ferroviaria fra Roma e Frosinone è una delle piu’ congestionate d’ Italia, con picchi di ritardi fino a 400 minuti. È un binario vecchio, che però ogni giorno trasporta migliaia di pendolari. Un investimento sul potenziamento di questa infrastruttura favorirebbe lo sviluppo urbanistico dell’intera area. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di percorrere in 30 minuti Frosinone-Roma e in 1 h Roma-Cassino”.

“Un’altra priorità è la sanità. Troppo spesso, questo tema in Ciociaria ha ricevuto attenzione solo per via delle lotte di potere locali. Dobbiamo piuttosto garantire servizi adeguati ai cittadini. Nella sanità del Lazio, oggi mancano 7000 lavoratori e solo nell’ultimo anno e mezzo ci sono stati oltre 4600 pensionamenti. Abbiamo bisogno di figure di assistenza, tecnici, amministrativi, professionisti, ausiliari. A livello nazionale, noi diciamo che ogni euro disponibile debba essere investito in sanità ed istruzione: i due pilastri del nostro stato assistenziale. In questo territorio, dobbiamo rafforzare il presidio ospedaliero di Sora e garantire assistenza adeguata all’ Isola Liri ed in tutta la valle di Comino, favorendo nuove assunzioniper rimpiazzare l’organico in uscita”.

Mai come adesso, forse, con inflazione e caro energia, le questioni nazionali e quelle locali sono state così profondamente intrecciate. L’aumento dei costi dell’energia è una vera e propria emergenza per la tenuta delle imprese del nostro territorio

“Sull’energia, siamo gli unici ad avere le carte in regola. Io parlo con gli imprenditori e tocco con mano quanto le imprese soffrano per il rincaro dei costi delle materie prime e dell’energia, che colpisce in particolare il manifatturiero, il terziario e il commerciale, settori centrali per la provincia di Frosinone. Bisogna quindi sostenere l’economia con degli investimenti nazionali e con misure contro il caro bollette e per abbassare i costi dell’energia.

In tutti gli altri schieramenti ci sono persone che sono contro le infrastrutture che servono all’Italia. Sono quelli del No a tutto, che prima erano contro gli impianti, il TAP, le trivelle e che ora sono contro i rigassificatori e fanno i manifesti elettorali contro i combustibili fossili, mentre il Paese è impegnato a cercare ogni metro cubo di gas disponibile. Questi non sono temi di destra o di sinistra, ma questioni di interesse nazionale. Ci servono tre navi di rigassificazione per stoccare il gas proveniente dall’Algeria e ridurre così la dipendenza dagli approvvigionamenti russi, e 11 termovalorizzatori. Infine, bisogna investire a medio lungo termine sulle rinnovabili e sul nucleare, l’unica fonte di energia stabile, costante e ad emissioni zero.

Nel territorio di Frosinone, stiamo gia’ sperimentando gli effetti critici di questa situazione difficile sull’energia. Penso al caso Stellantis a Cassino, dove è preoccupante la continua interruzione della produzione, che genera problemi in tuttala filiera industriale collegata., con ormai oltre 30 giorni di stop dall’inizio del 2022. Nel Lazio, negli ultimi cinque anni ci siamo dovuti scontrare addirittura contro una moratoria sull’eolico e sul fotovoltaico, a causa dei veti del Movimento Cinque Stelle. Oggi è in corso una discussione tesa fra le forze politiche sui bio-digestori. L’ambientalismo solo dei No ha quindi ampiamente dimostrato di essere un limite, una posizione ideologica che blocca il Paese, paralizzandolo. È infatti possibile coniugare tutela dell’ambiente, sostenibilità e sviluppo.Un esempio perfetto di questo discorso, per la provincia di Frosinone, ci è dato dalla mancata bonifica della Valle del Sacco.È prioritario investire sul risanamento ambientale di questa zona, perche’ esso comparta rilancio economico, buona occupazione e nuove dotazioni infrastrutturali

La questione giovanile, in questo territorio, è forse uno dei temi piu importanti, ma troppo spesso i partiti considerano i giovani come una categoria di cui ricordarsi solo al momento delle elezioni. Quali sono le vostre proposte su questo fronte?

Il tema della formazione e’ assolutamente centrale. Nella provincia di Frosinone, come nel resto d’Italia, ci sono tassi di dispersione scolastica e di NEET (giovani che non lavorano e non studiano) tra i più alti d’Europa. Scontiamo qui, purtroppo, un altro triste primato: Frosinone è fra le province d’Italia con un piu’ alto numero di giovani disoccupati. Dobbiamo recuperare efficacia e offrire ai giovani concrete prospettive di crescita culturale e professionale. Un maggiore investimento nell’istruzione è un volano anche per la crescita e lo sviluppo delle imprese, che possono beneficiare di un capitale umano di alto livello. Basti pensare che a giugno 2022, in tutta Italia non si riusciva a reperire personale qualificato per il 39% delle posizioni aperte. La sinergia tra istituti di formazione ed impresa è istituti di formazione è un elemento strategico. Noi proponiamo che lo Stato copra i costi dei corsi di specializzazione che le imprese, insieme agli ITS, forniscono a dipendenti e lavoratori non ancora assunti. Bisogna potenziare gli ITS, investendo 1.5 miliardi per raddoppiare il numero di iscritti ed istituti. In Italia, gli studenti di questi istituti sono 20.000, in Germania più di 1 milione. La nostra proposta è di azzerare le tasse fino ai 25 anni, e di ridurle del 50% fino ai 29 anni. Inoltre, a livello nazionale proponiamo di azzerare le tasse per i giovani under 35 che aprono nuove imprese, con una rateizzazione ed un posticipo di tutti gli adempimenti fiscali di 3 anni.

Oggi, dalle 18, sarete all’Hotel Palombella sarete a Frosinone per incontrare i cittadini e presentare i candidati della Lista Calenda.

Si, è la seconda volta che visitiamo Frosinone nel corso di questa campagna elettorale e siamo stati in Ciociaria per appuntamenti ogni giorno: nei grandi centri ma anche nei comuni più piccoli, a dimostrazione dell’impegno e dell’attenzione che vogliamo dedicare a questo territorio così importante e delicato. Parlare con i cittadini, ascoltare i loro problemi per noi è assolutamente fondamentale per poter dare delle risposte serie e concrete. Ci impegniamo a rappresentare le loro istanze nel prossimo Parlamento e sono sicura che insieme riusciremo a raggiungere grandi traguardi. Noi della lista Calenda siamo l’unico voto veramente utile per voltare pagina. Vogliamo unire il Paese come ha fatto Draghi con il suo governo, con un programma di buon senso, che contiene misure necessarie per lo sviluppo ed il rilancio dell’Italia. Il Paese è ridotto in macerie a causa del populismo. Noi vogliamo ricostruirlo.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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