Elezioni, FdI in testa nei sondaggi ma  il Sud premia il M5S

Fratelli d’Italia in lieve calo ma sempre ‘al top’ in prima posizione, Pd al secondo posto con il 22,4%, giù le due coalizioni, mentre crescono M5S e il ‘tandem’ Azione-Italia Viva. Questo il risultato della media dei dati sulle intenzioni di voto degli italiani elaborata da Termometro Politico in base alle rilevazioni di Tp, Noto, Swg, Demopolis, Ipsos, Bidimedia, Tecnè, Euromedia, Piepoli.

Ecco chi sale e chi scende

Al contrario di quanto ci si sarebbe potuti aspettare – si legge nel rapporto – non è il voto utile a prevalere, anzi. A crescere sono le liste al di fuori dei due principali poli, il Movimento 5 Stelle e Azione/Italia Viva. La lista di Conte recupera un punto e risale mediamente all’11,8%, mentre quella di Calenda e Renzi va al 6,4%. A soffrire sono gli altri partiti, soprattutto quelli più grandi. Anche Fratelli d’Italia appare in calo, seppur di poco, ed è ora al 24,2%, mentre il Pd scende al 22,4%”. Infine, “la Lega con il 13% tocca un nuovo minimo, mentre Forza Italia resiste all’8%, anche se vi è molta variabilità sulle sue percentuali. Stabile anche Sinistra Italiana e Verdi al 3,5%, ma +Europa scivola sotto il 2%”.

Dati in controtendenza

Se a livello nazionale i giochi sembrano chiusi. A non lasciare tranquilli i candidati del centrodestra in alcune aree del Paese, è lo studio per aree geografiche effettuato dall’ Ixe, l’istituto diretto da Roberto Weber e Alex Buriani. Quello che emerge è che , come in altre tornate elettorali, l’Italia sembra spaccata in due per certi versi.

Al Sud e nelle Isole, appunto, il primo partito è il M5s che avrebbe il 24,5 per cento, davanti al Pd col 20,8 e a Fratelli d’Italia che da Roma in giù sarebbe al 17,7. Forza Italia in questo quadrante sarebbe la quarta forza, col 9,4, in vantaggio sulla Lega (8,4). Il polo centrista Azione-Italia Viva è al 4,3.

Al Nord e al Centro la prospettiva si rovescia. Fratelli d’Italia va sopra al 25 per cento e doppia la Lega (terza con il 12,3). In mezzo c’è il Pd che comunque non va oltre il 22,1. Non ci sono altre forze politiche in doppia cifra perché il M5s non supera il 9 (8,8), mentre qui va veloce il polo Calenda-Renzi (8,4) che supera Forza Italia (7,1). Tra le forze che combattono per superare la soglia di sbarramento vale la pena sottolineare che l’alleanza Sinistra-Verdi riuscirebbe nell’impresa solo grazie al Centro-Nord (dove raccoglie il 4 contro il 2,4 del Sud-Isole).

Il dato nazionale, dunque, vede Fratelli d’Italia primo partito col 22,7, di un punto avanti al Pd. Al terzo posto c’è – con margine sugli inseguitori – il M5s al 13,8, che secondo Ixè avrebbe 3 punti di vantaggio sulla Lega (10,9). Sotto al 10 ci sono Forza Italia (di poco sotto all’8) e Azione-Italia Viva (di poco sopra al 7). Sopra alla soglia di sbarramento la Sinistra-Verdi al 3,5, resta sotto invece +Europa (2,7) e – a differenza di altre rilevazioni di questa settimana – non ce la farebbe neppure Italexit, fermo al 2,5. Briciole per gli altri: 1,2 per Noi Moderati (che corre col centrodestra), meno dell’1 per Impegno Civico di Luigi Di Maio. L’affluenza alle urne, cioè la quota di chi risponde che certamente andrà a votare, per Ixè è stimata poco sopra il 53 per cento.

La ripartizione dei seggi

Ixè ha elaborato anche una possibile composizione del futuro Parlamento, alla luce di questi dati. Alla Camera il centrodestra metterebbe insieme 244 deputati contro i 91 del centrosinistra, i 42 del M5s, i 19 del polo centrista e 4 assegnati ad altre forze minori. Al Senato Fdi-Lega-Fi-Noi Moderati potrebbero contare su 121 parlamentari. All’opposizione andrebbero 46 seggi per il Pd, 21 per il M5s, 9 per Azione-Italia Viva e 3 ad altre forze.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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