Carabinieri del Nas in laboratori e farmacie di Frosinone e Latina per controllare tamponi e analisi Covid

I carabinieri del Nas di Latina hanno svolto 40 ispezioni in farmacie e laboratori analisi del Pontino e del Frusinate per verificare la corretta esecuzione dei tamponi e analisi antigeniche per la ricerca del Covid-19. L’operazione ha riguardato tutta Italia, ed è servita principalmente per prevenire e contrastare il fenomeno dei cosiddetti “falsi positivi” e cioè soggetti già risultati positivi che si presentano presso un punto di prelievo con la tessera sanitaria di un altro soggetto “no vax” al fine di fargli ottenere, alla scadenza del periodo di quarantena e successivamente a un test negativo effettuato da quest’ultimo, il green pass. https://www.youtube.com/embed/GyCT8tIpN_4?feature=oembed Pertanto, i Carabinieri del Nas hanno concentrato i loro sforzi per verificare che presso i punti di prelievo venissero effettuate correttamente le operazioni di identificazione dei soggetti da sottoporre a test, previa richiesta ed esibizione del documento di identità unitamente alla tessera sanitaria. Negli ultimi 30 giorni i servizi di controllo hanno interessato complessivamente 1.360 farmacie e centri di analisi, rilevando irregolarità presso 170 di essi (pari al 12,5%) e contestando 282 violazioni, a causa di: uso tamponi e kit reagenti non regolari, i quali, non rispettando gli standard richiesti, potevano fornire un risultato inattendibili; mancata identificazione e registrazione delle persone sottoposte a test nonché irregolarità nella comunicazione delle risultanze nella piattaforma sanitaria informatica; inadeguatezza delle figure professionali impiegate nell’esecuzione dei tamponi, in quattro casi effettuati da personale non qualificato e in altri casi privo del green pass obbligatorio; effettuazione dei test in ambienti non idonei sotto il profilo igienico sanitario (androni di condominio, sottoscala, etc.), in locali promiscui o in totale assenza di autorizzazione regionale, aumentando il rischio di contagio.

All’esito delle ispezioni è stata disposta la sospensione di 21 punti di prelievo di tamponi rapidi condotti in condizioni igienico-strutturali carenti e con modalità non compatibili con la prosecuzione dell’attività. Sono stati sequestrati complessivamente 677 kit per tamponi rapidi risultati non idonei e individuati 18 operatori che svolgevano l’attività sebbene privi del green pass. L’estensione delle verifiche ha inoltre consentito di accertare ulteriori violazioni connesse con la regolare tenuta di farmaci e dispositivi medici, eseguendo il sequestro di 650 confezioni di medicinali defustellati e 25.300 mascherine facciali irregolari.

Cosa è stato trovato nelle province di Frosinone e Latina

In Ciociaria e nel Pontino i carabinieri del Nas, agli ordini del capitano Felice Egidio, hanno eseguito ben 40 controlli tra farmacie e laboratori d’analisi, di cui 17 in provincia di Frosinone e 23 in provincia di Latina. In Ciociaria, in particolare, è stato emesso a carico di una struttura un provvedimento di sospensione dell’attività di esecuzione tamponi poiché non autorizzata. Inoltre sono state sottoposte a sequestro amministrativo ben 500 confezioni di tamponi antigenici rapidi per etichettatura non in lingua italiana, per un valore complessivo di 2.000 euro. Contestata, dunque, una sanzione amministrativa di mille euro a carico del responsabile di una struttura. Anche per quanto riguarda il Pontino i carabinieri hanno emesso carico di una struttura un provvedimento di sospensione dell’attività di esecuzione tamponi poiché non autorizzata.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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