Cervaro, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza: denunciati 10 extracomunitari

I carabinieri della stazione di Cervaro, insieme a quelli del Nil di Frosinone, hanno denunciato alla Procura di Cassino dieci cittadini extracomunitari, ospitati in una nota cooperativa sociale del cassinate, con l’accusa di indebita percezione del reddito di cittadinanza.

I militari operanti attraverso l’approfondito esame della documentazione presentata per ottenere l’emolumento hanno appurato che i predetti, originari di diversi paesi dell’Africa subsahariana sono risultati indebitamente percettori del reddito di cittadinanza sebbene risultassero privi del requisito della residenza decennale nel territorio italiano, previsto tassativamente dalla normativa in esame per poter accedere al beneficio. Gli accertamenti hanno consentito di evidenziare un danno per le casse dell’erario, limitatamente all’arco temporale da gennaio 2021 a gennaio 2022, pari a quasi 60 mila euro. Contestualmente sono stati interessati i competenti Uffici dell’INPS per l’immediato annullamento del beneficio e il recupero delle somme indebitamente erogate.

L’attività odierna rientra in un articolato e strutturato programma di controlli a tappeto, tuttora in corso, che ha già interessato oltre 500 soggetti percettori del reddito di cittadinanza, che il Comando Compagnia di Cassino, sotto l’alto coordinamento del Comando Provinciale di Frosinone e con la preziosa collaborazione specialistica dei Carabinieri Ispettorato del Lavoro del capoluogo ciociaro, sta svolgendo sulle eventuali irregolarità in materia nei comuni del Basso Lazio e specie nella Città Martire ricadenti nell’alveo di competenza territoriale.

 In particolare l’esame si estende anche ai casi di decadenza, sospensione e revoca del beneficio per sopravvenuti motivi, come per esempio, l’essere stati destinatari di provvedimenti limitativi della libertà personale, l’anomala modifica di situazioni anagrafiche e residenziali, la presenza di consistenze immobiliari incompatibili, l’esistenza di rapporti di lavoro in nero ovvero il  possesso di veicoli di grossa cilindrata o imbarcazioni da diporto da parte di tutto il nucleo familiare o, fittiziamente, per interposta  persona.  Tale importante attività di controllo costituisce, in questo momento di diffuse difficolta socio-economiche dovute alla crisi pandemica, una priorità per l’Arma dei Carabinieri, non solo al fine di riscontrare il corretto impiego delle risorse pubbliche, assicurando che l’accesso ad agevolazioni e prestazioni assistenziali erogate dallo Stato avvenga a favore di coloro i quali ne hanno effettivamente diritto, ma anche a smascherare quei soggetti che, indebitamente, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano realmente in condizioni di necessità e bisogno meritevoli di sostegno finanziario da parte del Welfare State.0 .

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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