Bufera in Fdi, Fiordalisio a sostegno di Ruspandini

“Ho letto con attenzione le critiche rivolte al Senatore Massimo Ruspandini, attacchi mirati da settimane che a mio avviso vanno ben oltre la questione della Federazione Provinciale di cui, lui è Coordinatore” Lo evidenzia Lucio Fiordalisio, sindaco di Patrica. “Anche il mio nome è stato associato alla vicenda che lo vede descritto come un tiranno spietato e senza scrupoli e che all’interno della Federazione ci sarebbe una sorta di esercito di pretoriani pronti ad eseguire ordini ed azioni. Smentisco. E lo dico con la coscienza intellettuale che mi appartiene, smentisco perché il racconto sta assumendo proporzioni esagerate e soprattutto non veritiere. Vengo descritto come il trasformista che da una vita nel PD ( non mi risulta) sono passato a Fratelli d’Italia solo perché cugino del Senatore. Ci tengo a sottolineare che oggi chiunque può tesserarsi in un Partito senza benedizione alcuna, nel mio caso ritengo che essere parente e far parte della “famiglia” sia invece una penalizzazione poiché, come sta capitando, si dimentica che in primis, sono un Sindaco, tra l’altro eletto senza partiti a seguito in entrambi le competizioni elettorali. Ci tengo anche a sottolineare, come il sottoscritto non votò alla Provinciali e alle Regionali mio cugino Massimo Ruspandini, questa la dice lunga sullo spessore di quest’ultimo che avrebbe potuto tranquillamente chiudermi la porta in faccia e che invece predilige, da sempre, l’aggregazione e la valorizzazione delle risorse umane. Su questo ultimo punto, mi sorge la necessità di sottolineare che nella mia esperienza politica non ci sono in questa Provincia Politici così attenti all’impegno e alla voglia di insegnare che ha Massimo Ruspandini, attenzione rivolta soprattutto ai giovani. Concludo con una riflessione personale, oggi si cerca strenuamente di demonizzare il Partito di Giorgia Meloni in ambito Nazionale, obbiettivo che si riverbera sui territori e che sta accadendo alla nostra Federazione che probabilmente infastidisce, per organizzazione, programmi e crescita. A questa politica sono distante anni luce, perché ho sempre pensato al lavoro, al miglioramento dei servizi, alle opportunità di sviluppo e finalmente ho trovato una casa dove non esistono corsie preferenziali, non vi è il sistema delle componenti di partito e soprattutto non c’è bisogno di gradi o smancerie varie per ottenere riconoscimenti e meriti”..

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