FdI, Cirillo attacca Ruspandini e Trancassini: gestione disastrosa

“Ringrazio il portavoce di Frosinone per aver costituito il nuovo direttivo cittadino in questa tragicomica vicenda. Per il resto, il dato incontrovertibile che emerge in questi giorni è l’imbarazzato silenzio del coordinatore provinciale Ruspandini e di quello regionale Trancassini, che non hanno speso una parola, neanche abbozzando una difesa d’ufficio, neppure un cinematografico ‘mi rimetto alla clemenza della corte’, per difendere il portavoce da loro voluto. Segnale sintomatico del fatto che si siano pentiti della scelta operata e della mancanza di argomenti per giustificare il disastro compiuto nel capoluogo”.  Così Pasquale Cirillo, a seguito della nota diffusa ieri da Fabio Tagliaferri, dopo la prima riunione del direttivo di FdI. “In pochi giorni, sotto la regia di Ruspandini e del suo delfino nel capoluogo – evidenzia – il partito è riuscito a diventare autoreferenziale, a dilapidare il consenso e la credibilità costruiti in mesi e anni di duro lavoro sul territorio e nell’amministrazione comunale, a collocarsi fuori dal centrodestra, magari per appoggiare, finalmente, in maniera più o meno ufficiale,  con un paio di liste civiche, il probabile candidato civico di centrosinistra, molto vicino ad alcuni settori interni ed esterni a Fdi. Il disastro di Frosinone di questi giorni  – argomenta- segue quelli elettorali di Sora e Alatri, dove Fdi ha ottenuto risultati molto modesti, fallendo miseramente l’obiettivo di diventare il primo partito di centrodestra della provincia.  Davanti a uno stato di cose come questo – conclude  –  Ruspandini, Trancassini e il portavoce del capoluogo dovrebbero dimettersi. Sarebbe un atto di dignità. Ma forse il problema è proprio questo”.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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