Una serata in ricordo di Donato Formisano tra memoria e commozione

L’Aula Magna dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale ha ospitato l’evento organizzato dalla Banca Popolare del Cassinate e da Assopopolari per la presentazione del libro del Segretario Generale dell’Associazione Nazionale fra le banche Popolari Giuseppe De Lucia Lumeno dedicato proprio alla figura di Donato Formisano e una tavola rotonda dedicata al ruolo e al futuro delle Banche Popolari.

Una location scelta non a caso, come ha ricordato il Magnifico Rettore Professor Marco dell’Isola, che, nel suo indirizzo di saluto, ha sottolineato il legame tra Donato Formisano e l’Università di Cassino. “Tutti noi abbiamo un personale ricordo dell’uomo sempre elegante, sempre pronto al dialogo e al confronto; del banchiere sempre disponibile, dell’acuto stratega, tanto da meritare il titolo di “banchiere dell’anno” nel 2019; del cittadino amante e sostenitore della cultura della sua città e del suo territorio”. Dell’Isola ha ricordato il senso del dovere e del lavoro di Donato Formisano, il suo attaccamento al territorio, la sua strenua difesa dell’indipendenza della banca, che aveva plasmato a sua immagine come banca a servizio del territorio, il suo legame col mondo accademico e culturale.

Presente anche il Sindaco di Cassino, Enzo Salera, che, nel ricordare anche l’impegno di Donato Formisano come consigliere comunale della città di Cassino, ha voluto soprattutto sottolinearne le doti umane, la sua grande capacità di capire e conoscere le persone, la sua profonda convinzione che dietro alle imprese, ai numeri, ai business plan, ci fossero innanzitutto le persone, i loro nomi, le loro storie e proprio questo doveva essere il primo aspetto da considerare nella valutazione di qualsiasi progetto imprenditoriale. Salera ha ricordato la straordinaria capacità di ascolto di Donato Formisano, convinto che bisognasse stare vicino soprattutto alle persone che avevano maggiormente bisogno. Formisano era legatissimo alla sua famiglia, alla moglie, ai 3 figli, ai nipoti. Ed era legatissimo alla banca, considerata quasi “la quarta figlia”. Amava profondamente Cassino, “la città più bella del mondo”, amava dire, ed era legatissimo al territorio. La parola è poi passata al Segretario Generale dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari Giuseppe De Lucia Lumeno, autore del libro “Ieri per la ricostruzione, oggi per il futuro Donato Formisano una vita a servizio del territorio“. De Lucia ha voluto evidenziare come la redazione del libro sia nata da un “desiderio di memoria” e non voglia essere una semplice commemorazione. Nel suo intervento, colto, sentito, profondo, partecipe e commosso, ha delineato la storia e la figura del Presidente. Ha ricordato il suo primo incontro con Donato Formisano, uomo combattivo, pieno di passione, che non esitava ad esprimere con forza le sue opinioni e che era un convinto sostenitore del ruolo e del valore delle banche popolari.

A seguire, una tavola rotonda dal titolo “Poco a molto e non molto a pochi: il ruolo e il futuro delle Banche Popolari”. A introdurre e guidare i lavori il Giornalista Filippo Caleri, della Redazione economica del quotidiano Il Tempo, che ha ricordato, anche attraverso i numeri, il mondo delle banche popolari, che, in Italia, contano migliaia di soci, milioni di clienti, gestiscono i risparmi delle famiglie, supportano le imprese. Un mondo ricco, grande, forte quello delle banche popolari anche grazie al contributo di persone come Donato Formisano Il Dott. Gianfranco Torriero, Vice Direttore Generale ABI, ha ricordato la forza, la dedizione, la professionalità di Donato Formisano. Nel suo intervento, ha affrontato il tema delle regole nel settore bancario e la loro declinazione in termini di proporzionalità. Un tema di particolare interesse per le banche locali. Regole che devono essere omogenee in tutta Europa e, al tempo stesso, devono essere calate nelle singole realtà nazionali e “proporzionate” non solo alle dimensioni delle banche, ma anche alle diverse tipologie di business. Sono seguiti poi gli interventi del Prof. Giulio Sapelli, economista ed editorialista, che ha ricordato la figura del Senatore Restagno e come le banche popolari siano sempre riuscite a garantire la circolazione di capitale tra imprese, persone e famiglie. A seguire, l’intervento dell’Avv. Leonardo Patroni Griffi, Presidente Banca Popolare di Puglia e Basilicata e Consigliere di Amministrazione dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari che ha affrontato il tema della mutualità (“non molto a pochi, ma poco a molti”, come diceva Luzzatti, fondatore delle Banche Popolari) e ha illustrato le ragioni della riforma del 2015 che ha coinvolto il mondo delle banche popolari. Il Prof. Vincenzo Formisano, Presidente della Banca Popolare del Cassinate e Vicepresidente dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, ma anche docente dell’Università di Cassino, si è soffermato sul tema delle reti di impresa e dei network bancari, evidenziando come le diverse dimensioni delle imprese presenti sul mercato rendono utile e preziosa la presenza non solo delle grandi banche, ma anche quella delle piccole banche, che, proprio attraverso i network, possono essere competitive. Infine, un momento più intimo e toccante, con la consegna di un ritratto del Presidente Formisano realizzato dall’artista Marco Ricci. Poi la consegna di un omaggio ai relatori, tra cui la riproduzione del Placito Cassinese a testimoniare il legame tra la banca e il territorio. A concludere l’incontro, l’abbraccio tra i familiari e la percezione di una serata nella quale – proprio come era nello stile di Donato Formisano – gli aspetti personali e professionali, le relazioni istituzionali e le amicizie si sono fuse in un legame unico, creando un’atmosfera di festa, di condivisione, di commozione e di gratitudine.

L’intervento di ringraziamento di Vincenzo Formisano

Poche righe (ma ce ne vorrebbero molte di più) per esprimere il mio grazie più profondo e sincero, commosso e sentito a tutti coloro che, nella giornata di ieri, in occasione dell’evento in ricordo del Presidente Donato Formisano, hanno voluto esprimere la loro vicinanza e l’affetto. Con riconoscente stupore guardo ai tanti modi con cui tanti mi sono stati vicini: a chi è stato presente, a chi ha scritto, a chi ha raccontato e condiviso un aneddoto, un ricordo, un pensiero. Non avrei potuto desiderare un ricordo più bello per mio padre. Vedere l’Aula Magna dell’università così gremita, vedere i volti di tanti amici, di tanti rappresentanti istituzionali, di tante persone, soci, clienti, mi ha permesso di toccare con mano quanto bene abbia saputo seminare Donato Formisano e quante persone, oggi, custodiscano il suo ricordo e tengano nel cuore la sua amicizia come una preziosa memoria di cui far tesoro. A distanza di quasi un anno dalla sua scomparsa, continuo a raccogliere tanti e tanti racconti da parte delle persone che lo hanno conosciuto e che hanno condiviso con lui un pezzo della loro storia, del loro cammino. Nell’incontro di giovedi scorso, abbiamo voluto ricordarlo e non limitarci a piangere la sua scomparsa – che, ancora oggi, mi addolora -, ma abbiamo voluto, piuttosto, festeggiare la sua vita: una vita fatta di lavoro, di impegno, di tante e tante amicizie e relazioni personali, di un percorso professionale nel quale il lavoro quotidiano, l’abnegazione, il senso del dovere sono stati i veri ingredienti del successo. Un grazie particolare all’Università di Cassino che ha ospitato l’evento, al Rettore, ai relatori che hanno partecipato all’incontro, primo fra tutti il dott. De Lucia, autore del libro da cui tutto ha preso spunto. Grazie al Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale, alla Direzione Generale, ai dipendenti e ai collaboratori della Banca Popolare del Cassinate che in queste settimane hanno lavorato per rendere possibile questo evento e, soprattutto, in questo anno mi hanno supportato e sostenuto, condividendo con me il dolore della perdita, ma anche e soprattutto il senso di responsabilità nella gestione della preziosa eredità che Donato Formisano ci ha lasciato. Grazie ai giornali e alle televisioni, che raccontano la storia della nostra banca in tutte le sue tappe e ci aiutano a dialogare con il nostro territorio. Grazie agli amici, ai rappresentanti istituzionali, a tutti coloro che ci sono stati vicini. Grazie a mia madre, colonna portante della famiglia e punto di riferimento della vita di papà; grazie alle mie sorelle, ai miei cognati, ai nipoti, a tutti i familiari che continuano a tenere stretti, forti, vivi i legami che ci uniscono e che rappresentano il lascito più prezioso ricevuto dalle mani di mio padre. Grazie a mia moglie e ai miei figli che, con discrezione, sono sempre presenti, mi sostengono e mi accompagnano. A tutti il mio grazie sincero: non bastano le parole, ma il cuore è davvero pieno di gratitudine e riconoscenza che spero possa raggiungere tutti, insieme alla mia amicizia.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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