Frosinone mette le ali, presentato il progetto dell’aeroporto: ecco il video del primo volo virtuale

Prove di decollo per l’aeroporto di Frosinone, possibile terzo scalo del Lazio. Una struttura che servirebbe, oltre ai territori ciociaro e romano, sei province limitrofe e, sostengono i promotori, «metterebbe le ali allo sviluppo del basso Lazio».

Si rafforza sempre più l’attività del comitato, costituito da APARF che ieri ha reso noto il progetto all’interno dell’Auditorium San Paolo. «Al quale – come ha evidenziato il presidente dell’associazione Tiziano Schiappa – guardano con grande attenzione le compagnie di cargo e low cost, che hanno espresso forte interesse alla realizzazione dello scalo aereo ciociaro. Soprattutto – ha fatto notare – per la vicinanza con Roma e Napoli, per via della rete autostradale, e grazie all’interconnessione con i treni Tav, che ora fermano anche a Frosinone e Cassino».

La struttura, come mostrato mediante il rendering definitivo in 3d, prevede, oltre alle aree partenza e arrivi, negozi e servizi, trenta banchi check-in e diciotto gate, dai quali sarà possibile imbarcarsi a piedi o in autobus. «Dopo vari feedback positivi ricevuti dalle principali aziende di logistica italiana e vari gruppi industriali della zona – ha concluso Schiappa – anche le istituzioni nazionali hanno espresso, a gran voce, l’interesse nel vedere realizzato un aeroporto nel nostro capoluogo».

Di fondamentale rilevanza è stato l’intervento, in apertura del convegno, di Alfredo Pallone, già europarlamentare e attualmente membro del Cda di Enac, il quale, oltre ad evidenziare il parere positivo espresso da Pierluigi Di Palma, presidente dell’ente nazionale degli aeroporti civili, ha richiamato l’attenzione della classe politica affinché si unisca, mettendo da parte ogni appartenenza, per un impegno comune nella stessa direzione. «Il presidente dell’Enac Di Palma ha presentato lo studio alle commissioni trasporti della Camera e del Senato. Frosinone – ha affermato Pallone – rappresenta la soluzione naturale per il terzo scalo aeroportuale del Lazio. Perché dotata di collegamento ferroviario ad elevata intermodalità, disponendo di una direttrice Roma-Frosinone già pronta. Per non parlare dell’arteria autostradale. Sarebbe sbagliato – ha aggiunto – affrontare un tema così delicato in termini di contrapposizione tra una provincia e l’altra, perché esistono delle priorità, delle caratteristiche e delle esigenze. Nello studio dell’Enac – ha poi fatto notare – è stato sottolineato più volte che avere una policentricità aeroportuale è fondamentale. E Frosinone possiede proprio questa caratteristica. Ritengo – ha avvertito Pallone – che stavolta non possiamo permetterci il lusso di perdere questa occasione, che non deve essere né di destra né di sinistra, ma solamente finalizzata a creare un futuro occupazionale per i nostri giovani. Per centrare l’obiettivo – ha concluso – oltre alla necessità di fare squadra, è fondamentale ragionare in prospettiva, anche pensando fin da subito alla realizzazione di un istituto scolastico, sulla falsa riga di quello esistente a Milano, in grado di creare tecnici specializzati nel settore dell’aerospazio».

A manifestare il proprio impegno anche il senatore leghista Gianfranco Rufa. «Una possibilità – ha affermato – che non possiamo farci scappare. La provincia di Frosinone fa gola a cargo e low cost. Assurdo quindi sarebbe farne un colore politico: guardiamo oltre. Occorre – ha concluso il parlamentare – un tavolo di lavoro comune per cogliere l’occasione della vita. Da parte mia ci sarà il massimo impegno».

Presente al convegno anche il presidente provinciale di Federlazio Nino Polito. «Quanto affermato dal Consigliere di Amministrazione dell’Enac Alfredo Pallone – ha detto – apre uno spiraglio di ottimismo per il nostro territorio. Non c’è bisogno di spendere troppe parole per dimostrare oggi più che mai che lo sviluppo di un territorio non può prescindere da un sistema imprenditoriale innovativo. Ci auguriamo, tenendo sempre in considerazione il rispetto dell’impatto ambientale, che il progetto dello scalo civile a Frosinone possa realmente trovare una sua concretizzazione e dare un contributo determinante allo sviluppo non solo della nostra provincia ma dell’intero Lazio meridionale».

All’auditorium c’era anche l’ex presidente della Provincia e già senatore Francesco Scalia, che fece della realizzazione dell’aeroporto una sua battaglia. «Il progetto – ha chiosato – non decollò perché all’epoca erano forti gli interessi sull’ampliamento di Fiumicino. Infatti decisero per Viterbo perché sapevano che non si sarebbe mai potuto realizzare per assenza dei collegamenti con Roma. Oggi questi impedimenti Frosinone non li ha più, perché l’ampliamento di Fiumicino è stato bocciato e Ciampino deve tornare ad essere un terminale per voli istituzionali. Per la realizzazione di tale infrastruttura, che già sarebbe dovuta decollare anni fa – ha concluso – occorre anche l’impegno di enti quali il Comune di Frosinone, l’Amministrazione Provinciale e il Consorzio di Sviluppo industriale del Lazio».

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

Seguici anche su Telegram: CLICCA QUI

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it ha 4812 articoli e più. Guarda tutti gli articoli di REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it