Assegnazione case popolari, Maura presenta una mozione per la modifica del metodo

Una mozione per modificare la legge regionale sul metodo di assegnazione delle case popolari. E’ stata presenta al presidente della Provincia Antonio Pompeo dal capogruppo di Fratelli d’Italia Daniele Maura.

L’intervento

“Ho presentato questa mozione in Provincia – fa notare l’esponente del movimento di Giorgia Meloni – per chiedere che il presidente della Provincia si faccia portavoce in Regione della necessità di una modifica della legge regionale di assegnazione delle case popolari, per evitare che vengono assegnate in gran parte agli extracomunitari, mentre gli Italiani che hanno contribuito con il loro lavoro a costruirle rimangono senza casa!

Il documento

PREMESSO CHE: Gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica destinati all’assistenza abitativa (ERP), o case popolari, sono abitazioni di proprietà pubblica concesse in affitto a persone singole o a famiglie in condizione disagiata. L’assegnazione, la gestione e la determinazione del canone di locazione di questi alloggi, calcolato in base alla condizione economica e al numero dei componenti del nucleo familiare assegnatario, sono regolati dalla Legge Regionale 06/08/1999, n. 12 e dal Regolamento Regionale 20/09/2000 n. 2 e successive modifiche e integrazioni.

VISTO CHE: Le Case Popolari sono costruite con i soldi di coloro che da anni lavorano e versano le tasse in Italia, quelli che con i loro sacrifici con i loro contributi stabiliscono la stragrande maggioranza dei fondi da destinare a servizi sociali, tra questi appunto le case popolari. E’ inaccettabile che anche chi arriva in Italia da un giorno, abbia le stesse possibilità di un cittadino la cui famiglia ha versato per anni le tasse.

VISTO CHE: la normativa regionale vigente in materia di Edilizia residenziale pubblica non prevede per l’assegnazione dei punteggi la valutazione degli anni di residenza, creando una grande ingiustizia perché pone gli italiani, in una condizione di realistico svantaggio nei criteri di assegnazione.

CONSIDERATO CHE: vi sono molte famiglie Italiane in difficoltà economica, che non sono in condizioni tali da poter permettersi l’acquisto o l’affitto di una abitazione e che in alcuni casi avendo perso il lavoro si ritrovano sfrattate.

CONSIDERATO ALTRESI’ CHE: i dati degli ultimi anni sull’all’assegnazione delle case popolari dimostrano che la maggior parte di coloro che fanno richiesta per ottenere una casa popolare è di cittadinanza italiana (54,4 per cento), mentre il restante (45,6 per cento) è straniero e che ai stranieri pur rappresentando il 6.1 per cento della popolazione è stato assegnato il 45 per cento delle case popolari, a svantaggio degli italiani.

VISTO QUANTO SOPRA: propone: di verificare quante famiglie avrebbero davvero necessità di una casa popolare nella nostra Regione, di intervenire presso il governo invitandolo ad investire parte delle risorse del Recovery Plan sull’edilizia sociale e infine di invitare la Regione Lazio  a modificare la Legge Regionale 06/08/1999, n. 12 e il Regolamento Regionale 20/09/2000 n. 2 e successive modifiche e integrazioni, inserendo il criterio temporale della residenza ed il rapporto attivo con il territorio (sia in termini di impegno lavorativo che di cittadinanza attiva) come criterio premiale nell’accesso agli alloggi popolari Frosinone.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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