Donne spacciatrici nella rete della Guardia di Finanza
I Finanzieri del Gruppo di Frosinone, all’esito di un’articolata indagine di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Frosinone, hanno sottoposto a misura cautelare personale 2 donne di origine rom, appartenenti allo stesso nucleo familiare, responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine
Nel corso delle stesse indagini, eseguite anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e apparecchiature per la video ripresa, già nel mese di febbraio del corrente anno le Fiamme Gialle ciociare, nel cortile antistante l’abitazione delle persone controllate, adibita a “piazza di spaccio”, ubicata tra Frosinone e Ceccano, avevano tratto in arresto, in flagranza di reato, una donna trovata in possesso di un bilancino di precisione e di 58 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo cocaina, utilizzata per preparare circa 200 singole dosi. Nello stesso contesto operativo, inoltre, si procedeva alla denuncia a piede libero di altri 3 indagati, tutti appartenenti al medesimo nucleo familiare, anch’essi per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
La prosecuzione delle investigazioni consentiva di ottenere ulteriori elementi probatori sulle responsabilità degli indagati e di definire, in maniera ancora più netta, i ruoli rivestiti dai diversi componenti del nucleo familiare nell’ambito dello spaccio. Al termine delle indagini, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Frosinone, in accoglimento di analoga richiesta formulata dal Sost. Proc. Dott. Samuel Amari della locale Procura della Repubblica, le Fiamme Gialle di Frosinone hanno sottoposto a misura cautelare personale le due donne (D.P.I. di anni 49 e D.S.S. di anni 22) – di cui una in carcere e l’altra agli arresti domiciliari.
La lotta al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti svolta dalla Guardia di Finanza mira alla salvaguardia della vita umana, nostra e dei nostri figli.
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