Isola del Liri: affrancazione dei terreni gravati da uso civico

Dopo circa trent’anni di attesa, l’Amministrazione del sindaco Massimiliano Quadrini (grazie al lavoro del consigliere delegato agli usi civici Stefano Vitale), si appresta ad approvare la risoluzione di un problema importantissimo per i cittadini di Isola del Liri ed in particolare di Via Selva: l’affrancazione dei terreni gravati da uso civico.

Un problema serio, a causa del quale, in sostanza, centinaia di cittadini non potevano disporre pienamente della propria proprietà, andando incontro ad inconvenienti come l’impossibilità di accedere a mutui per ristrutturazione o per compravendita, proprio perché quelle particelle risultano ancora gravate da uso civico.

Il problema spinoso che più che di natura urbanistica, rientra nell’ambito del diritto privato, è stato ripreso e affrontato anche con passione da tante amministrazioni, senza mai giungere ad una risoluzione definitiva a causa della giungla normativa fatta di regi decreti, ordinanze prefettizie, leggi dello Stato etc., che partiva dagli inizi del 1800 fino ad i nostri giorni.

massimiliano quadrini isola del liri
Il sindaco di Isola del Liri Massimiliano Quadrini

“Abbiamo studiato in maniera approfondita il tema, – dicono Quadrini e Vitale – girando tutto il Lazio e confrontandoci con i comuni che hanno avuto o hanno problemi analoghi, abbiamo consultato i migliori periti demaniali con i quali abbiamo individuato la strada da percorrere e poi, per un ulteriore sicurezza per i cittadini e per l’Ente che rappresentiamo, abbiamo chiesto un parere legale ad un avvocato urbanista tra i migliori, in merito alle procedure individuate e da seguire. Tutto ciò ci permetterà di procedere in maniera spedita e senza intoppi, oltre che in totale tranquillità dal punto di vista formale (subito dopo l’approvazione in Giunta e in Consiglio Comunale) all’affrancazione dei canoni di natura enfiteutica dei terreni costituenti allodio del Comune di Isola del Liri”.

Tra l’altro la strada intrapresa del canone di natura enfiteutica oltre ad essere l’unica formalmente e giuridicamente corretta, è la più vantaggiosa per i cittadini.  Trattandosi di una strada totalmente diversa da quella intrapresa nel passato, è stato fondamentale un accurato lavoro di ricerca legale più che tecnico, volto a capire e dimostrare perché la perizia su cui si basava quella strada era sbagliata e quindi con essa, tutto il lavoro importantissimo e lungo svolto dai dipendenti e dagli amministratori che ci hanno preceduto, che ringraziamo per la passione e per il contributo comunque utile che hanno dato a questo tema.

“Stiamo predisponendo gli uffici con personale dedicato, – concludono i due amministratori – per fare in modo che il cittadino si troverà un unico interlocutore: sarà l’Ente che penserà a tutto dall’affrancazione (che sarà fatta con determine dirigenziali), alla comunicazione all’Agenzia dell’Entrate. L’obiettivo è fare in modo che il cittadino, con pochi e semplici atti e con una spesa minima, risolva un grandissimo problema”.

REDAZIONE LaProvinciaQuotidiano.it

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