Valle del Sacco, Ruspandini e Righini: dalla Regione trionfalismi prematuri. Serve un piano sanitario
“Siamo alle solite, anche sulla bonifica della Valle del Sacco la Regione Lazio fa sempre precedere la grancassa mediatica alla completa realizzazione opere. Dopo sette anni di inerzia totale sulla questione, l`amministrazione Zingaretti ritiene di dover magnificare con un seminario on line gli inizi dei primissimi interventi spot, nonostante siano trascorsi ben 4 anni dalla istituzione del Sito di Interesse Nazionale su di un territorio vasto circa 7.300 ettari, che interessa 19 comuni tra la provincia di Roma e quella di Frosinone su un`area che
Cosi` in un comunicato Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di Fdi e Massimo Ruspandini senatore della Repubblica di Fdi 200 mila residenti, oltre 100 aziende.
Colpisce molto che a fronte dei dati forniti da Arpa Lazio nel webinar di oggi sull`elevato tasso d`inquinamento dell`aria nei principali centri urbani della Valle del Sacco con decine di sforamenti dei limiti consentiti per le polveri sottili, che peraltro si verificano da decenni, non ci siano dichiarazioni della giunta di Sinistra del Lazio sull`approntamento di strutture sanitarie dedicate alla cura delle diverse forme tumorali diffuse in alta percentuale tra la popolazione locale a causa delle ingenti, estese e pericolose fonte di inquinamento del terreno, delle acque e dell`aria”.
“Come gia` fatto in passato con diversi atti consiliari nelle rispettive assemblee, Fdi torna a chiedere un Piano straordinario di Assistenza Sanitaria i che incrementi i servizi sanitari nel territorio (Ospedali di Anagni e Colleferro), Casa della Salute di Ceccano e che Il monitoraggio dell`attuazione del Piano sia documentato con report semestrali alla Commissione Consiliare Ambiente”.