Polo Civico: “Basta egoismi e timori, Frosinone dimostri di essere capoluogo vero e punto di riferimento”.
Da nove mesi il Fabrizio Spaziani di Frosinone è Covid hospital e hub di riferimento dell’intero territorio provinciale. Al momento sono stati attivati circa 160 posti letto per malati Covid e potrebbero anche aumentare. Uno sforzo gigantesco che la politica cittadina non può ignorare”. Così Claudio Caparrelli, consigliere comunale del Polo Civico.
L’intervento
“Ci sono alcune considerazioni da fare. La prima è che bisogna assicurare ai medici, agli infermieri, agli ausiliari e a tutto il personale non soltanto le condizioni di massima sicurezza (dispositivi di protezione individuale e altro). La seconda è che il capoluogo deve ragionare da… capoluogo. E’ evidente che questo aspetto della pandemia ha messo in evidenza la necessità di un coordinamento di forze e di inevitabili sinergie. Esistono delle evidenze e delle necessità sulle quali non si deve neppure ragionare: temi come la sanità, la mobilità, i trasporti, l’inquinamento, le infrastrutture, i servizi hanno già “naturalmente” una valenza e una vocazione che vanno oltre i confini cittadini”.
“Poi possiamo decidere se parlare di Grande Capoluogo piuttosto che di Città Intercomunale. Ma la sostanza non cambia: basta con le bandierine, basta con quella logica di guardare solo al proprio orticello. Per il futuro una classe dirigente che voglia amministrare Frosinone al passo con i tempi dovrà mettere a sistema tutto quanto: la fermata Tav con il rifacimento della viabilità, le misure antismog con il trasporto pubblico. In questo contesto l’ospedale Fabrizio Spaziani è baricentrico.
“Anche quando la pandemia sarà stata superata, il presidio sanitario dovrà restare punto di riferimento per l’intero territorio. Puntando al riconoscimento di Dea di secondo livello, che ha già meritato sul campo. Occorre il coraggio di mettere da parte egoismi e timori. Frosinone ha le carte in regola per avviare un vero processo di collaborazione amministrativa e funzionale con altri Comuni. Servono coraggio, determinazione, competenze e visione politica. Si può fare”.
