Dpcm Covid, anche il sindaco Natalia contro il Governo per i contenuti
I sindaci d’Italia sono in rivolta per i contenuti dell’ultimo DPCM emanato dal governo Conte che scarica sui primi cittadini enormi responsabilità d’ordine politico-amministrativo per la gestione dell’emergenza Covid-19.Anche il sindaco di Anagni Daniele Natalia si esprime con parole dure sul tema.
L’intervento
“Con l’ultimo DPCM l’esecutivo ha scelto di non decidere nulla, anzi, si è optato per fare ‘scaricabarile’ nei confronti dei sindaci che ricoprono certamente la funzione di ufficiali del governo sui territori ma che sono anche, prima di tutto, garanti dei diritti e degli interessi delle comunità cittadine amministrate. Nel corso di questa estate la nostra amministrazione ha lavorato per salvaguardare il tessuto economico-produttivo cittadino ed evitare una crisi sociale di proporzioni ampie ed imprevedibili. Un risultato raggiunto da parte nostra e confermato dall’opinione pubblica e da molti osservatori”.
“Oggi questo lavoro potrebbe essere vanificato dalle norme introdotte dal Governo che, per di più ‘obbliga’ i sindaci a prendere decisioni drastiche e, per certi aspetti, controproducenti. Vista la situazione epidemiologica nel territorio comunale di Anagni, per il momento non imporrò restrizioni a nessun operatore economico né ai cittadini. Certamente verranno aumentati i controlli da parte delle forze dell’ordine e chiederò a tutti maggiore attenzione e disponibilità a collaborare con le autorità, ma non sto parlando di attuare ‘giri di vite’ di nessun tipo quanto piuttosto di una assunzione di responsabilità generale”.


