Frosinone, quartiere Scalo nel degrado. Cosimato e Vittigli (FdI): più controlli sugli extracomunitari
“Come tutti ben sappiamo le condizioni di vita degli abitanti del quartiere Scalo, già disagiate in passato a causa della presenza della malavita locale, sono oggi rese ulteriormente difficili dalla presenza massiccia di extracomunitari che, da diverso tempo, hanno letteralmente occupato l’intera area dei giardinetti pubblici trasformandola da luogo di svago e ristoro per i residenti, a spazio riservato allo spaccio a cielo aperto, così come più volte denunciato”. Lo evidenziano Giuseppe Cosimato e Giuseppe Vittigli, rispettivamente portavoce del circolo ambientalale e poratavoce del circolo territoriale di FdI.
L’intervento
“Con il passare del tempo, le cose sono ulteriormente peggiorate. È notizia recente infatti che per i residenti non sia più possibile neanche circolare liberamente nel quartiere. Gruppi di extracomunitari, spesso ubriachi o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, sostano e bivaccano sulla passerella pedonale del ponte di via Verdi, impedendo il passaggio delle persone che sono costrette a cambiare strada, per evitare di essere importunate o, nella peggiore delle ipotesi, aggredite, rischiando però così di essere investite e mettendo comunque a rischio la propria incolumità. Ma c’è di più! Al di sotto della passerella le sponde del fiume sono invase da lattine, bottiglie di birra e rifiuti vari che arrecano un grave danno anche all’ambiente. Tutto questo è assolutamente inaccettabile!”.
“Il tema dell’accoglienza dei rifugiati, dei profughi e dei richiedenti asilo è sempre un argomento delicato e di scottante attualità. Oggi ancor di più, atteso che la pandemia ha cambiato radicalmente il nostro modo di vivere. Agli italiani vengono richiesti grandi sacrifici, limitazioni enormi, ben oltre i limiti stabiliti dalla nostra carta costituzionale, che vengono sopportati sempre con maggior fastidio da una popolazione avvilita e stanca. A fronte di tale situazione è “fastidioso” osservare come, in nome di una falsa e strampalata accoglienza, che costituisce un business per cooperative sociali e associazioni legate al mondo cattolico. Sarebbe opportuno soffermarsi sui bilanci di dette cooperative ed associazioni per comprendere come siano solo interessate al guadagno, senza minimamente preoccuparsi dei problemi ad esso correlati”.
“Normalmente questi migranti o sedicenti tali, vivono in una situazione di degrado, sia fisico che morale, e costituiscono un’emergenza sanitaria impressionate, attese poi le ultime notizie. Costituiscono altresì un grave problema di ordine pubblico e di sicurezza di tutti i cittadini. Quanto accade a Frosinone, nei pressi della stazione ferroviaria è emblematico. Se la stazione e la zona circostante sono il biglietto da visita di una città, Frosinone e i suoi cittadini non hanno che dolersi di questa situazione di assoluto abbandono. A quando una bella operazione di pulizia? Quello che intendiamo con questo termine è una maggiore presenza delle forze dell’ordine in tutto il quartiere.
L’appello
“Riteniamo che pattugliamenti più frequenti e la presenza di una postazione fissa di una volante della Polizia nei punti più critici, possa essere una valida soluzione, qualcosa di concreto che consenta ai residenti di vivere più serenamente e non li faccia sentire abbandonati. È nostra ferma convinzione infatti, che solo se cesserà il malaffare degli accessi indiscriminati e verranno garantite la sicurezza dei cittadini e la vivibilità dei nostri quartieri, saranno realmente possibili accoglienza ed integrazione”.
