Stati generali dell’economia, Tortoriello: solo brain storming

“Chiamarli Stati Generali è eccessivo, forse è più corretto dire ‘brain storming’: ognuno va là ed espone”.

Il leader degli industriali del Lazio, Filippo Tortoriello, intervistato dall’Ansa, si domanda: “Ci si rende conto di quale drammaticità sta vivendo il nostro Paese? Servirebbe ‘un colpo di remi, forte, per ripartire – avverte, ma il tempo passa, i problemi si acuiscono, e non ci sono soluzioni adeguate. Qui non ci si rende conto della drammaticità della situazione”.

Il presidente di Unindustria, la seconda più grande associazione territoriale di Confindustria, vive quotidianamente timori e preoccupazioni degli industriali del Lazio: servirebbe una “progettualità vera, efficace” dice. “Ci si rende conto di quale sarà la caduta del Pil nel 2020? Ci si rende conto che recuperare sarà uno sforzo sovrumano? È uno sforzo che richiede determinazione, una volontà politica forte, chiara, trasparente”.

L’analisi

Secondo Tortoriello, dunque, il problema è che “bisogna evidenziare con chiarezza i fatti, senza nascondersi, che serve un confronto franco, aperto e costruttivo. Noi abbiamo un obiettivo forte, che è quello di far crescere il nostro Paese, farlo ritornare ai fasti che merita: serve una capacità di governance politica che sia all’altezza di questi obiettivi, che ci sia una visione del Paese e che ci sia progettualità vera, che si affrontino i problemi veri”.

È allarme anche per l’occupazione: “Il rischio è per settembre quando verranno sbloccati i licenziamenti”. L’azione del Governo? Gli Stati generali. “Anche per il ‘piano Colao’ non erano stati dati indirizzi per sviluppare proposte. Ha fatto un elenco di cose assolutamente condivisibili”. Ma un piano per il Paese c’è, indica Tortoriello: “Credo che la traccia importante, significativa, forte, vera, l’abbia data il Governatore della Banca d’Italia: è una base su cui partire e su cui impostare una progettualità vera, forte, severa, da presentare anche all’Europa per dire ‘noi faremo questo, lo faremo in questi tempi e con queste necessità economiche, pronti di volta in volta ad informarvi su come stanno procedendo le riforme”.

Scenario futuro preoccupante

Intanto avverte: “A settembre avremo uno scenario fortemente preoccupante e ci troviamo di fronte a delle dichiarazioni di buona volontà” del governo: “Gli obiettivi dei decreti leggi erano condivisibili ma l’attuazione assolutamente inadeguata“.

Anche sul decreto rilancio Tortoriello parla di un percorso complicato e farraginoso: “Il Dl rilancio fa riferimento a novanta leggi, anche a un regio decreto del 1910. Lo apri, lo leggi, ci capisci qualcosa? Abbiamo un senso di frustrazione incredibile“.

Viste dal mondo delle imprese, indica Tortoriello, “queste dinamiche che stanno caratterizzando questa fase governativa si muovono tutte sulla base di grandi dichiarazioni poi nella realtà non si bene conto delle problematiche. Ci si muove senza tener conto di tutto quanto può ostacolare il raggiungimento degli obiettivi. Vediamo difficoltà di accesso a quelle forme di finanziamento per l’emergenza liquidità, che poi è indebitamento”.

Redazione

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