Giornata mondiale delle api: allarme Coldiretti per crollo della raccolta miele

Compromessa fino ad ora la produzione di miele Made in Italy che crolla fino all’80% rispetto alla media per effetto dell’andamento climatico anomalo e della grave siccità che ha ridotto le fioriture e stressato le api. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti in occasione della giornata mondiale delle api che si festeggia oggi, 20 maggio, a livello planetario, dopo essere stata istituita dall’Onu nel 2018.

L’inverno bollente e la pazza primavera segnata da gelate hanno creato in molte regioni gravi problemi agli alveari con le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare. Il poco miele che sono riuscite a produrre lo mangiano per sopravvivere, anche se non mancano lungo la Penisola situazioni piu’ positive rispetto allo scorso anno.

In media una singola ape visita in genere circa 7000 fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di visite floreali per produrre un chilogrammo di miele. Dato poi da non sottovalutare è che 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api: tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni secondo la Fao.

Crollo del raccolto: peggio del 2019

Ma a rischio è soprattutto il miele con un raccolto che in Italia rischia di essere anche peggiore del 2019 . Lo scorso anno infatti secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat la produzione nazionale di miele è stata di appena 15 milioni di chili, a fronte di un quantitativo di quasi 25 milioni di chili importato durante l’anno dall’estero. Il 40% arriva dall’Ungheria e oltre il 10% dalla Cina. In altre parole quasi 2 barattoli di miele su tre sono stranieri.

Picchi: promuovere sempre di più il made in Italy

“Il consiglio che vogliamo dare ai consumatori – dice il direttore di Coldiretti Frosinone Carlo Picchi – è quello di verificare con attenzione l’origine in etichetta o ancora meglio di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica al fine di evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità”.

carlo picchi direttore coldiretti il corriere della provincia
Il direttore di Coldiretti Frosinone Carlo Picchi

“Oggi più che mai – continua – dobbiamo promuovere il Made in Italy e tutte quelle imprese che non senza sforzo continuano a lavorare e a credere in ciò che fanno : questo è possibile solo prestando attenzione ad ogni singola scelta di consumo modificando consapevolmente le nostre abitudini al fine di sostenere i prodotti locali e nazionali”.

Redazione

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