Tav e opere Asi, Scalia: finalmente una doppietta di ottimismo e concretezza

Si parla di fasi per uscire dal Covid-19. C’è attesa per il nuovo decreto. Chissà se sarà l’ultimo. Le scommesse sono aperte. Si discute di fasi. La 1, la 2, e la 3. L’argomento del giorno è sempre questo. Facciamo il conto alla rovescia per arrivare al fatidico 4 maggio. Qualcuno spera, perché ottimista, che il nuovo decreto porti qualche notizia positiva fin da domani.

Nei giorni scorsi, intanto,  una doppia buona notizia, però, ha dato un’iniezione di fiducia alla Ciociaria. Già, alla nostra terra. Una terra, diciamo la verità, che negli ultimi anni, almeno 10 , non ha brillato per capacità di fare sistema, squadra , sinergia come dicono quelli bravi. In ordine cronologico le notizie: la fermata della Tav a Ferentino e, a seguire, l’intesa Asi-Astral con in dote 13 milioni di euro per investimenti importanti nelle aree industriali per il grande lavoro di un Francesco De Angelis che nulla ha da imparare in termini di visione, lungimiranza, strategie. 

Insomma signori, date da segnare sul calendario di un anno fin qui disgraziato non solo perché bisestile, ma perché con una emergenza sanitaria purtroppo ancora in atto che mette paura. A tutti.

Dicevamo una doppietta di notizie importanti strategiche. Per sviluppo e per appetibilità di un territorio che di doppiette ne ricorda davvero poche. A parte il calcio e noi a dire il vero con tutti gli scongiuri del caso, senza neppure nominarla,  guardiamo alla tripletta….(lo meriterebbe un presidente, Maurizio Stirpe, e una società, che ci invidiano in tanti centri d’Italia e non solo per il nuovo stadio), a livello di territorio l’ultima vera doppietta, forse, è quella della conclusione dei lavori della superstrada Sora-Frosinone con le uscite di Ferentino e Castelmassimo e l’inaugurazione di un casello, quello di Ferentino (Alatri) o Frosinone 2 come qualcuno lo definì.

Perché questa piccola chiosa. Perché di quella doppietta il vero artefice fu qualcuno che oggi ha fatto arrabbiare mezza provincia quando ha scelto di uscire dalla politica attiva. Perché quel qualcuno che mantiene stile, pacatezza, riserbo insieme a professionalità e doti non comuni di approfondimento e lettura del tempo e delle cose, oggi andrebbe quantomeno riportato sui media, ascoltato evidenziato. Per questa vicenda della fermata della Tav e per la doppietta di 10 anni fa. Anche in quel tempo, nel caso, meritavamo, però, di li a breve, una tripletta…che, però, non c’è stata. Poi ci torniamo.

Stiamo parlando di Francesco Scalia. E’ stato, tra l’altro, sindaco di Ferentino, Presidente della Provincia, assessore regionale al personale e demanio in Regione Lazio e Senatore. E’ docente di diritto amministrativo all’Università di Cassino ed è, e lo è rimasto anche quando era impegnato in politica, avvocato apprezzato e non solo in Ciociaria e nel Lazio ,  specializzato in cause al Tar dove si dice non abbia mai perso un …incontro. Scalia è anche autore di diversi testi ed esperto di tematiche energetiche a livello nazionale e anche oltre.

Senta Scalia, cosa significa avere la fermata Tav in provincia di Frosinone?

Innazitutto vorrei dire che Battisti, fiuggino e quindi ciociaro, va premiato per aver voluto insistere, con la tigna delle nostre parti, a portare avanti il progetto con discrezione ma in modo determinato. Sul podio pure il Presidente Zingaretti, da par suo , non ha perso l’occasione per dare un segnale importante ad imprese, cittadini e pendolari della nostra terra. Gli studi non ci appassionano, ma spiegano.  Dove si realizzano questo tipo di strutture i giovani non vanno via, le imprese si riconvertono, le case si rivalutano e le imprese possono avere un’arma in più e quindi non chiudono. La Ciociaria può e deve fare un colpo di reni. Diventa attrattiva a mezz’ora da Roma. Diventa una meta da scegliere, preferire, promuovere e mantenere”. 

Non ce ne voglia. Per noi ha sbagliato. E’ il nostro parere. Conta poco, forse nulla. Le sue caratteristiche le conosciamo noi ma le conoscono i ciociari. Lo rispettiamo però nelle scelte. Non le condividiamo e con noi anche tutti coloro che quando a Pasqua su fb ha ricordato Aldo Moro hanno scritto ripensaci, torna , ci saresti utile. Sappiamo che non lo farà.

“Moro disse: Ora dobbiamo percorrere una lunga difficile strada:dobbiamo appunto ricostruire. Cominciamo da qui. Rimettiamoci tutti a fare con semplicità il nostro dovere. Chi ha da studiare, studi. Chi ha da insegnare, insegni. Chi ha da lavorare, lavori. Chi ha da combattere, combatta. Chi ha da fare della politica attiva, la faccia, con la stessa semplicità di cuore con la quale si fa ogni lavoro quotidiano. Madri e padri attendano ad educare i loro figlioli. E nessuno pretenda di fare più o meglio di questo. Perché questo è veramente amare la Patria e l’umanità”. Frasi attuali. Anzi attualissime. Non solo perché ieri era il 25 aprile”. 

Torniamo a Battisti oggi numero uno delle ferrovie. E’ lo stesso che quando lei era Presidente della Provincia fece lo studio circa la fattibilità della fermata Tav a Ferentino. Qui torniamo alla …tripletta di cui sopra….Lo fece, quello studio, in relazione all’aeroporto. Una parola che neppure si scrive più. Noi lo facciamo. Non vogliamo riaprire un dibattito che non avrebbe senso. Ma la tripletta allora si perse. Mancò lo spirito di squadra?

Mancò la forza o forse la voglia di difendere uno sviluppo. Frosinone poteva avere il nuovo aeroporto del Lazio. Tra l’altro non si fece neppure a Viterbo o Latina. Fiumicino continuerà, superato il momento attuale,  a ….scoppiare con i circa 50 milioni di passeggeri e Ciampino a vedere dai balconi i low cost che salgono e scendono nel cielo. Era stata la Regione di allora, per l’aeroporto, a deliberare di localizzazione lo scalo in Ciociaria ed era stato avviato il procedimento diretto ad affidare la concessione della costruzione e gestione dell’opera con capitali interamente privati in project financing. Già, con il project, senza soldi pubblici ma con quelli di chi lo realizzava. quindi con esclusivo apporto di capitali privati .E i privati erano pronti, in fila.. Il business plan era stato redatto dalla Price Waterhouse Coopers. Garantiva sostenibilità economico-finanziaria dell’opera e, quindi, la possibilità per il privato di rientrare con la gestione nel proprio investimento. Il progetto era stato validato, tra gli altri dal direttore del CNR, Prof. Ivo Allegrini, e l’allora Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Prof. Franco Karrer”.

Insomma quando qualcuno dice un’occasione persa…non sbaglia davvero. A prescindere da pro e contro che quando si parla di opere ci sono e ci saranno sempre. Lo stesso project,  che poi è lo strumento con il quale hanno fatto anche lo stadio a Frosinone, lei lo fece utilizzare in Provincia, da Presidente, per fare 8 scuole nuove. Nuove allora. Almeno. Perché poi non ci sembra ne abbiamo fatte altre. Magari oggi sono già …consumate.  Associato a quel progetto c’era  l’opera di un collegamento ferroviaria via Tav. Appunto. Tutto torna. Si sa. Almeno su questo ci siamo riusciti. E il futuro?

Oggi ci sono i referenti giusti in Regione, Provincia, Camera di Commercio, Asi, Accademia delle Belle Arti, comuni di Ferentino e Frosinone come nelle associazioni di categoria a partire dagli industriali dove alberga un’altra intuizione del presidente Giovanni Turriziani: il grande capoluogo. Anche questa, ad ora,   non recepita….o recepita male… almeno così sembra. Facciamo davvero tutti insieme in modo che la Tav e lo sviluppo ed il rilancio delle aree industriale sia un punto di partenza per creare posti di lavoro per i nostri giovani senza perdere quelli attuali. L’auspicio, non solo nostro, che si trovi però un momento per fare squadra in un territorio che ha tutte le carte in regola. Ne varrebbe la pena. Senza aspettare altri 10 anni. Per dare altre riposte che possano migliorare la vita a chi ha scelto di vivere. e fare impresa in Ciociaria. Ma soprattutto per chi , magari, potrebbe scegliere di farlo, ancora“.  

Redazione

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