Magliocchetti: nei fondi europei c’è tanto ossigeno per le imprese

Ripartire. E in tempi brevi. La paralisi dell’economia e, nel Lazio, soprattutto delle piccole e medie imprese, se prolungata rischia di avere un impatto ancora più drammatico di quello sanitario.

Ecco che, dunque, se fino ad oggi le tante micro piccole e medie imprese, vera spina dorsale dell’economia locale, sono riuscite con enormi sacrifici a garantire stipendi e pagamenti vari, è imprescindibile pensare a un sostegno concreto e massiccio per la loro ripresa.

A ricordare che una boccata d’ossigeno può e deve arrivare dai fondi europei è il consigliere delegato per il Lazio al Consiglio nazionale Anci, Danilo Magliocchetti.

L’analisi

“La Regione Lazio, oltre a trovare l’accordo con il Governo per avere l’autorizzazione alla fase 2, eventualmente anche con ripartenze differenziate rispetto ad altre regioni italiane, deve stare ulteriormente vicino alle imprese, mettendo in circuito maggiore liquidità, in parte necessariamente a fondo perduto. A tal fine, giova ricordare quanto riportato ad inizio anno dall’Agenzia per la Coesione Territoriale con le tabelle relative ai finanziamenti del Programmi operativi regionali (Por) e nazionali (Pon), coperti in buona parte dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e dal Fondo sociale europeo (Fse) per il periodo 2014-2020″.

I numeri

“In pratica, quanto hanno speso le Regioni italiane e alcuni Ministeri del pacchetto complessivo di risorse messe a disposizione dall’Europa. Ebbene, nel Lazio ci sono ancora da spendere 700.425.840 euro per i fondi Fesr e 672.602.920 per i fondi Fse, per un totale di 1.373.028.76 euro”.

“Si potrebbe, previe autorizzazioni necessarie, destinare, parte o tutta ,di questa enorme somma di denaro, ancora non impegnata, per le emergenze legate al Covid -19, per sostenere le aziende del territorio e per aiutarle a ripartire. Credo che i vincoli di destinazione di questi fondi imposti dall’Europa, da destinare tramite bandi, – conclude Magliocchetti – possano essere gestiti in altro modo, vista la straordinarietà e drammaticità della situazione”.

Redazione

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