Covid-19, il Governo chiude tutte le attività produttive non essenziali

Una diretta tv. Milioni di italiani incollati allo schermo, quasi trattenendo il respiro. L’ha annunciata sulla sua pagina Facebook il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. È alle 22.45 ma quando l’inquadratura centra il premier, le 23 sono già passate da più di quindici minuti.

L’annuncio soltanto dopo aver sottolineato la gravità dell’emergenza che sta investendo il paese. Le notizie che arrivano sul numero dei contagi “ci feriscono e ci lasciano un segno che resterà sempre impresso nella nostra memoria anche quando questo – e speriamo presto – sarà finito”.

L’ennesimo appello: continuiamo a rispettare le regole

“Le misure sin qui adottate richiedono tempo, prima che possano spiegare i loro effetti. Dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole con pazienza, responsabilità e fiducia: sono misure severe – ne sono consapevole – ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perché solo così riusciremo a tutelare noi stessi e le persone che amiamo. Il nostro sacrificio di rimanere a casa è, peraltro, minimo rispetto a quello che stanno compiento molti concittadini, che rischiano molto di più: medici, infermieri, forze dell’ordine, forze armate, protezione civile, commessi dei supermercati, farmacisti e autotrasportatori, lavoratori dei servizi pubblici e dell’informazione. Donne e uomini che ogni giorno compiono un atto di responsabilità verso l’intera nazione, un atto di amore nei confronti dell’Italia intera”.

Un altro passo: stop alle attività produttive non necessarie

La decisione assunta dal Governo è quella di chiudere, nell’intero territorio nazionale, ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali. Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con sindacati e associazioni di categoria per stilare una lista dettagliata dei servizi di pubblica utilità”.

Nessun cambiamento per supermercati e farmacie

“Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di generi alimentari e di prima necessità: non abbiamo previsto nessuna restrizione sui giorni di apertura e invito tutti a mantenere la massima calma. Non c’è ragione di fare la corsa agli acquisti o di creare code. Continueranno a rimanere aperte anche farmacie e parafarmacie e a venir assicurati servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari. Assicureremo trasporti e tutte attività connesse a quelle essenziali. Al di fuori di queste consentiremo solo le attività produttive ritenute rilevanti per la produzione nazionale e quelle che potranno adottare la modalità smart working”.

“Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo”

“È una decisione non facile ma che ci consente e predispone ad affrontare la fase più acuta del contagio e che si rende necessaria oggi per poter contenere quanto più possibile il diffondersi dell’epidemia. L’emergenza sanitaria sta tramutando in piena emergenza economica ma a voi tutti dico: lo Stato c’è. È qui. Il Governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di rialzare la testa e ripartire quanto prima. Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte, come una catena, a protezione del bene più importante: la vita. Stiamo rinunciando alle abitudini più care: lo facciamo perché amiamo l’Italia ma non rinunciamo al coraggio e alla speranza del futuro”.

Sono le 23.31 quando il presidente del Consiglio chiude il videomessaggio con quello che, ormai, sembra diventato l’hasthag della nostra ritrovata Nazione: #uniticelafaremo.

Redazione

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