Semplificazione, tempi certi e autorizzazione unica per le imprese, De Angelis: dalle parole ai fatti

La sede è quella di Federlazio a Frosinone. L’occasione è topica: la conferenza stampa per commentare i risultati dell’indagine congiunturale sulle piccole e medie imprese della provincia di Frosinone condotta dalla stessa associazione. Con il presidente del Consorzio Asi, al tavolo de relatori, Carlo Baldassini di Arken e il Ceo Seeweb Antonio Baldassarra.  Entrambi hanno sollecitato interventi concreti per la provincia di Frosinone.

È in questo contesto che Francesco De Angelis ha puntato l’attenzione sulla situazione attuale delle imprese ma, al tempo stesso, fornito una speranza per il futuro, “nel quale – ha detto – alle parole dovranno sostituirsi i fatti”.

Il nodo della tempistica

“La prima sfida che noi dobbiamo vincere con gli altri paesi – ha detto De Angelis – è quella dei tempi: noi dobbiamo ridurli perché quelli delle imprese e della pubblica amministrazione non sono gli stessi della politica, che può stare a discutere a lungo, l’impresa no. Ha bisogno di tempi certi per mettere a frutto i suoi investimenti e realizzare il suo progetto. Non basta più soltanto parlare di snellimento e semplificazione: dobbiamo chiederci cosa facciamo concretamente per risolvere questo problema. Innanzitutto dobbiamo semplificare, snellire, dare tempi certi: l’incertezza è il nemico più temibile per chi vuole fare impresa”.

La svolta dell’autorizzazione unica

“Una soluzione – ha continuato – sarà la norma sull’autorizzazione unica ed è in questa direzione che muove i suoi passi il futuro consorzio regionale. Nel progetto del Consorzio unico, infatti, per il quale abbiamo lavorato in sinergia con la Regione Lazio, abbiamo approvato un provvedimento importante per la legge di bilancio che può segnare una svolta: l’autorizzazione unica sugli investimenti superiori ai cinque milioni di euro. È un punto importante perché questo significa contenere in un’unica autorizzazione tutti i pareri necessari per poter realizzare un progetto”.

de angelis federlazio il corriere della provincia

“La norma – ha proseguito il presidente del Consorzio Asi – è stata approvata e ora dobbiamo lavorare per renderla attuativa. Dico di più: il Consorzio regionale farà da supporto alla Regione nel supporto delle pratiche, sì da mettere concretamente in campo lo snellimento burocratico per accorciare i tempi degli investimenti e delle imprese. Non avremo più decine e decine di pareri che, di fatto, significano decine e decine di passaggi in altrettanti uffici: avremo un parere unico e un unico ufficio. L’impresa non può restare appesa e, in questo senso, dobbiamo anche riconsiderare la valenza del silenzio-assenso”.

La rivoluzione del Consorzio regionale: una nuova mission

Torna indietro nel tempo, De Angelis, sottolineando come ora sia il momento di cambiare rotta: “Il consorzio nasce ai tempi della Cassa del Mezzogiorno, a quasi sessant’anni dall’istituzione, è necessario ripensare alle sue funzioni, affinché sia utile al territorio. Oggi la mission dei Consorzi è limitata e superata: serve una rivoluzione. La costituzione del Consorzio regionale, che si sostituisce ai cinque Consorzi industriale, significa non solo razionalizzare ma affrontare anche il tema della loro funzione: incentivi alle imprese, internazionalizzazione, attrazione d’investimenti, aree produttive ecologiche attrezzate (Apea), gestione dei fondi strutturali”.

Il potere attrattivo della bellezza

Quindi il richiamo alla ‘grande bellezza’ di Paolo Sorrentino per utilizzare questo concetto a favore dei luoghi dove insistono le aree industriali: “Anche la bellezza – ha detto – avrà un potere attrattivo: dobbiamo curare di più le aree industriali, con spazi verdi, segnaletica adeguata, piantumazione di tanti nuovi alberi. Penso che dovremmo coinvolgere l’Accademia delle Belle Arti, una realtà culturale da esaltare”.

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I siti dismessi e la reindustrializzazione

Ultimo passaggio quello sul gran numero di siti dismessi, che da anni gravano sull’area industriale: “quei siti – ha fatto notare De Angelis – non possono restare come sono oggi, ovvero un fardello sulla nostra economia e sul nostro paesaggio. Ma quei siti possono essere reindustrializzati, grazie a investimenti importanti – vedi i 3,4 milioni di euro appena deliberati dalla Regione”.

“Su questa strada andremo avanti e altri interventi seguiranno nei prossimi mesi. Faremo un grande lavoro sulle infrastrutture e sulla viabilità per rendere più attrattivo e competitivo il territorio e le imprese. E a breve – ha concluso – ci sarà anche una grande sorpresa.

Redazione

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