L’albero di Natale del Rockefeller Center e le sue radici Ciociare
La tradizione risale al 1931 quando, durante la grande depressione, alcuni operai impiegati nella costruzione del Rockefeller Center misero insieme un po’ di dollari per decorare, con ghirlande di carta, un abete alto sei metri. L’idea fu di un italiano, nato negli anni ottanta dell’Ottocento, a San Donato Val di Comino. Anche quest’ anno milioni di persone hanno assistito all’accensione delle luci di quello che è l’albero di Natale più famoso del mondo. La cerimonia di inaugurazione, dove Gwen Stefani ha cantato You make it feel like Christmas, è stata seguita in tv da milioni di spettatori, e dal vivo da mezzo milione di persone.
La storia
Tutto ebbe inizio il 24 dicembre del 1931, quando Cesidio Perruzza decise di issare al centro della piazza un albero di Natale . L’uomo, prima di partire per gli Stati Uniti – ha raccontato la figlia Josephine, in un articolo pubblicato da il Giornale, – si sposò in Italia con Gerarda Cucchi, una ragazza di sedici anni. Lui ne aveva diciannove e andò per primo. Successivamente riuscì a spedire alla moglie, incinta, un biglietto di prima classe per il suo viaggio. La storia venne alla luce quando il New York Times intervistò la nipote. L’uomo è deceduto alcuni anni fa in Florida, dove si era ritirato per godersi la pensione. Ma il ‘seme’ da lui piantato continua a vivere nella piazza più famosa della ‘Grande Mela’. L’abete di quest’anno è stato donato da Carol Schultz lo mise nel giardino della sua casa nel 1958 e lo decorò Natale dopo Natale: “gli dicevo sempre un giorno finirai al Rockefeller Center e da vecchio sarai un albero bellissimo”. Ha rivelato la donna alla Nbc. E il suo sogno, come quella di Cesidio Perruzza, si è realizzato.


