Valle del Sacco, Ruspandini: “Sottratti i fondi governativi per la bonifica del Sin”

Nei meandri del decreto clima c’è un emendamento del governo che fa riferimento a un programma sperimentale ‘mangiaplastica’. All’interno dello stesso, scritto in modo tale che nessuno possa capire, si fa riferimento a un fondo dove vengono attinte le risorse per l’istituzione del progetto in questione. È quello contenuto nella legge 28 dicembre 2015, numero 208.  Analizzando il comma 476, ho scoperto che si tratta dei soldi destinati agli interventi urgenti per la messa in sicurezza e la bonifica dei siti contaminati. In buona sostanza si sta attingendo, con una dotazione di 10 milioni di euro, ai fondi destinati alla Valle del Sacco”.

Una denuncia forte, quella del senatore Massimo Ruspandini nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme ai consiglieri provinciali Daniele Maura e Stefania Furtivo. Il parlamentare di FdI, da sempre in prima linea per la difesa ambientale del territorio, ha puntato l’indice contro il Governo Conte e la Regione Lazio.

 

L’affondo

“Il presidente Zingaretti e il ministro Costa – ha evidenziato – che trattano con i potenti di questa provincia, con le grandi associazioni, con i padroni dell’Asi e con quelli dei partiti, ancora una volta hanno dato uno schiaffo ai nostri territori. Perché sottraendo i fondi destinati al Sin Valle del Sacco – ha aggiunto – hanno preso in giro sindaci, amministratori e soprattutto i cittadini della Ciociaria”.

Il parlamentare di FdI  ha anche colto l’occasione per evidenziare come gli stessi, a suo avviso, riescano a mettere il silenziatore al mondo della comunicazione. Un passaggio lo ha poi riservato alla battaglia condotta dal sindaco di Patrica, presente alla conferenza stampa in qualità di uditore.

Fiordalisio – ha detto – è l’esempio di come la Regione abbandoni chi si batte per la difesa dell’ambiente, tanto che ha deciso di lasciare il Pd”. Infine ha annunciato un’iniziativa di carattere parlamentare per spingere il Governo a tornare sui propri  passi. “Se veramente tengono a questo territorio, possono sempre stornare i fondi sottratti e rimetterli nel capitolo relativo al nostro Sin. Ma non credo – ha concluso – che questo sia il loro interesse primario”.

L’intervento di Maura

Sullo scaricabarile tra Regione e Provincia per le competenze sul rilascio delle autorizzazioni ambientali – ha affermato Daniele Maura, presidente consiglio provinciale di Frosinone – mi sento di dire che siamo alle comiche finali. Si registra, infatti,  una battaglia tutta interna al Pd che va a ricadere sulle spalle dei cittadini”. Inoltre ha  rimarcato come il caos sia legato all’introduzione della legge Delrio che affida alla Regione tutte le competenze.

“La Provincia di Frosinone – ha fatto notare l’esponente di FdI – continua a gestire il rilascio delle Aia con una delega regionale, anche se non ufficiale, a cui sarebbero dovuti seguire personale e risorse. Invece si va avanti con vecchi fondi rimasti nelle casse dell’Ente. I ritardi, quindi, sono dovuti sì alla Delrio, ma soprattutto a Zingaretti, il quale, a differenza dei presidenti delle regioni del nord governate dal centrodestra, non fornisce né personale né risorse economiche a Palazzo Iacobucci”.

“La cosa assurda – ha sottolinato Maura – è che da un’analisi della Corte dei Conti emerge che, qualora fossero state attribuite le risorse all’Amministrazione provinciale per le Aia rilasciate, la Regione Lazio dovrebbe trasferire nelle nostre casse circa 20 milioni di euro”.

Una stoccata, infine, l’ha riservata a Pompeo. “Nel momento in cui gli è stato detto di continuare a rilasciare le Aia, ma non fornendogli personale e risorse economiche,  avrebbe dovuto rivolgersi ai giudici contabili per denunciare le manchevolezze della Pisana”. Infine ha annunciato la presentazione di una mozione affinché, su mandato dei consiglieri, il presidente si attivi nel recupero dei fondi dovuti. “Spero – ha concluso – che venga accolta da tutti, senza che si faccia distinzione di coloro politico”.

Le parole della Furtivo

“Noi – ha affermato il consigliere provinciale di FdI – ogni giorno ci battiamo per la Valle del Sacco. Assurdo venire a sapere che i fondi destinati al nostro Sin siano stati sottratti  per avvantaggiare qualcun altro. E non è un caso se tutto è venuto galla grazie al senatore Ruspandini.  A tal proposito colgo l’occasione per rimarcare l’importanza di eleggere direttamente i rappresentanti politici della propria zona”.

La Legge Delrio, che ha stravolto le Province, ha, infatti, tolto la possibilità ai cittadini di esprimere i loro rappresentanti in maniera diretta. Ora – ha aggiunto Stefania Furtivo – ci troviamo in una sorta di limbo che non permette di dare risposte concrete, proprio in virtù del fatto che la Regione Lazio non fornisce né risorse né personale all’amministrazione provinciale”.

Redazione

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