Rifiuti, Ciacciarelli: continua il rimpallo di responsabilità tra Zingaretti e Raggi

“Continua il rimpallo di responsabilità tra il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed il sindaco Virginia Raggi di Roma. Ma anche tra i consiglieri regionali del Pd ed i Cinque Stelle”. Così il consigliere regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli, in merito alla questione del trasferimento dei rifiuti dalla capitale verso le altre province del Lazio.

“L’uno scarica responsabilità sull’altro”. Evidenzia l’esponente politico di Cambiamo. “Ma non è così che funziona! Basta teatrini e si mettano al lavoro. Quella  dei rifiuti nella nostra Regione – argomenta Cicciarelli –  sta diventando una vera e propria emergenza. Pertanto i gruppi consiliari di Centrodestra hanno chiesto un consiglio straordinario in merito, che proseguirà mercoledì prossimo. La situazione è diventata intollerabile: occorre una programmazione e un intervento chiaro e deciso”.

“Vogliamo, infatti,  capire quali saranno le scelte della maggioranza sul piano rifiuti, non più rinviabile, dal momento che Roma è invasa dalla sporcizia. E lo smaltimento della stessa viene delegato sempre alle province.  In base al principio di sussidiarietà  la Regione ha l’obbligo di intervenire di fronte alla incapacità dell’amministrazione capitolina, firmata Virginia Raggi”.

“Abbiamo inventato il ‘modello Lazio’ – denuncia il consigliere regionale – ovvero per non trovare una soluzione al problema, facciamo lo scarica barile tra le amministrazioni. La responsabilità del problema rifiuti è del presidente della Regione, di colui che dovrebbe sedere in Consiglio, ma che non c’è mai. Il punto  è che manca una programmazione, ma c’è una gestione che costa milioni di euro per portare altrove i nostri rifiuti, che poi generano anche ricchezza.  I rifiuti – conclude Ciacciarelli – devono essere gestiti lì dove vengono prodotti. È, quindi, arrivato  il momento di compiere scelte chiare e coraggiose per il futuro delle prossime generazioni. Zingaretti abbia almeno la decenza di presentarsi in aula. Basta teatrini con Raggi.”