Provincia, controlli post-terremoto nelle scuole. Ecco cosa è emerso
Sono terminate nella mattinata odierna le ispezioni visive nelle strutture che ospitano gli istituti di istruzione di secondo grado della provincia di Frosinone.
L’Amministrazione provinciale ha chiesto e ottenuto la collaborazione e il supporto dell’Ordine degli Ingegneri e di quello degli Architetti, per completare in tempi rapidi le verifiche in tutte le strutture del territorio che ospitano scuole superiori.
Le risultanze delle ispezioni
Dai controlli è emerso che il sisma del 7 novembre scorso, e le altre scosse dei giorni seguenti, non hanno provocato danni o situazioni di rischio negli stabili.
Unico caso, che però non riguarda l’aspetto strutturale, è quello di due aule dell’Istituto ‘Cesare Baronio’ di Sora per un problema legato a un tramezzo, del quale la dirigente scolastica era già a conoscenza: per questa ragione entrambe le aree dovranno restare interdette all’utilizzo, sì da permettere l’intervento di ripristino delle normali condizioni di sicurezza.
A conclusione delle ispezioni, dunque, e in considerazione dell’esito negativo per quanto concerne situazioni di pericolo o rischio, da domani le lezioni potranno riprendere regolarmente in tutti gli istituti superiori del territorio provinciale.
I ringraziamenti di Pompeo e Quadrini
“Un doveroso ringraziamento – commentano il presidente Antonio Pompeo e il consigliere provinciale delegato all’Edilizia scolastica, Massimiliano Quadrini – va all’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti per il loro preziosissimo lavoro di supporto nelle operazioni ispettive sulle scuole: in questo modo, è stato possibile verificare, in tempi rapidi, la sussistenza delle condizioni di sicurezza necessarie per permettere la riapertura di tutti i plessi”.
“Chiaramente ringraziamo anche i nostri funzionari e i tecnici che hanno coordinato le attività e reso possibile il completamento del lavoro nella giornata di oggi. Garantire scuole sicure ai nostri ragazzi – concludono – è da sempre una delle priorità della nostra agenda e in una situazione di particolare criticità, come questa, diventa il dovere primario di qualsiasi amministrazione”.